Antitrust, vietato applicare commissioni extra a chi paga con bancomat e carta di credito


L‘antitrust ha posto il divieto alle attività commerciali di aggiungere un sovrapprezzo ai beni e anche ai servizi che vengono pagati dal consumatore con carta di credito o debito. Ormai è una condotta particolarmente diffusa soprattutto nei piccoli centri commerciali, i quali arrivano anche ad aumentare i prezzi di circa €1 a cliente che pagano con carta elettronica e che è stata riconosciuta come una violazione di diritti dei consumatori da parte del codice del consumo. Così dopo tanto tempo e dopo molte polemiche,  l’antitrust ha ufficializzato il divieto alle attività commerciali di applicare questo sovrapprezzo, quando i pagamenti avvengono attraverso bancomat o carte di credito. Questo divieto andrà sicuramente a colpire per lo più piccoli esercizi che in genere erano soliti aumentare i prezzi anche di €1 nel caso in cui il cliente decidesse di pagare con carte di credito e bancomat ma ovviamente il decreto si applicherà a tutte le attività commerciali.


L’Antitrust è arrivata a questa conclusione perché questo fenomeno pare si stia allargando a macchia d’olio e pare che venisse applicato questo sovrapprezzo anche alla vendita di beni e servizi al dettaglio come abbonamenti e biglietti del servizio trasporto pubblico o bevande, alimenti. sigarette, servizi di lavanderia e marche da bollo. “L’applicazione di supplementi per l’uso di uno specifico strumento di pagamento costituisce una violazione dell’art. 62 del Codice del Consumo, il quale stabilisce che i venditori di beni e servizi ai consumatori finali ‘non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti”, è questo quanto dichiarato dall’Autorità.

La normativa che regola è quella UE 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno e che è stata recepita dal decreto legislativo del 15 dicembre 2017, ovvero la numero 218 e che vieta di imporre al cliente delle spese aggiuntive rispetto a quello che il costo iniziale del servizio o del bene, soltanto perché il consumatore decide di pagare con carte di credito e di debito. Da questo momento in poi Dunque i venditori di beni e servizi al dettaglio non potranno applicare più alcun supplemento su eBay e sui servizi venduti nei confronti di coloro che utilizzano per effettuare i propri pagamenti strumenti come carte di credito o di debito.

L’autorità sembra avesse ricevuto nel tempo diverse segnalazioni riguardanti l’applicazione di un supplemento di prezzo riguardante l’acquisto di vari beni e servizi e per questo ho deciso di intervenire. Sempre la stessa Autorità, ha ricordato comunque di essere già intervenuta in passato al fine di sanzionare l’applicazione di questi supplementi che sono stati qualificati come violazione dei diritti dei consumatori.


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