Lì è intervenuto proprio l‘Autorità garante delle comunicazioni che non ha potuto imporre il calo del prezzo, ma avrebbe chiesto alla società di avvisare tutti gli utenti e di dare loro la possibilità di recedere dal contratto, senza pagare alcun costo di uscita. L’Autorità avrebbe quindi fatto a Sky una diffida formale lo scorso mese di ottobre, ma adesso scrive in delibera che Sky avrebbe ignorato tale diffida e quindi questo avrebbe reso ancora più grave il comportamento.
Secondo l’Autorità il recesso sarebbe dovuto avvenire anche in modalità piuttosto semplice ed immediato, ovvero niente burocrazia, per raccomandata ma semplicemente una telefonata. Dal canto suo, Sky avrebbe sostenuto che l’AGCOM non poteva portare avanti comunque questa azione mentre era in corso un’ azione analoga dell’Antitrust avviata lo scorso mese di febbraio e che ha sanzionato Sky per 7 milioni di ero per non avere informato gli utenti in modo chiaro sui contenuti di nuovi pacchetti.
I chiarimenti di Sky
In seguito quindi alla diffida dell’Autorità e anche del ricamo dell’antitrust, Sky avrebbe spiegato in tutte le sedi che la sua offerta calcistica è arricchita a partire da quest’anno della Champions League ed Europa League ,così come di altri eventi che gli abbonati potranno seguire una volta che sarà terminata la serie A. Inoltre, Sky aggiunge che la rinuncia a tre partite della Serie A della serie B non è stata comunque una sua libera scelta, ma un effetto delle regole legate a dei diritti TV, regole che sarebbero stati imposte proprio dalla Lega Serie A, perché gli sportivi erano comunque a conoscenza della perdita di tre gare della serie A e della Serie B. Sky, avrebbe spiegato che i clienti, hanno comunque sempre possibilità di ridurre i contenuti del loro pacchetto così come Di recedere dall’abbonamento, qualora si fossero semplicemente stancati.