Un po’ di aria fritta: un piatto prelibato che costa 30 dollari


Al ristorante Feva nella città di Castelfranco Veneto, nel nord Italia, lo chef Nicola Dinato ha ideato un piatto chiamato Aria Fritta, che ricorda una nuvola ariosa. I patiti del web che si sono imbattuti in questa delizia culinaria sono impazziti.


L’aria fritta è in realtà tapioca fritta che viene servita sopra un soffice letto di zucchero filato insieme a una maionese a base di soia condita con sesamo nero e kombu. Viene servito come fossero tante tartine come parte del menu di degustazione di 8 portate del ristorante.

Realizzato in pelle di tapioca al forno e fritta in padella, il piatto presenta un aroma speciale a causa di un’infusione di ozono di 10 minuti e una vivida somiglianza di soffici nuvole dopo essere stato posizionato su un letto di zucchero filato.

Nonostante un costo di 30 dollari per porzione, l’aria fritta è stata offerta gratuitamente a tutti i clienti, ha spiegato uno dei dipendenti del ristorante. L'”aria fritta” è stata “servita come antipasto” per ricordare ai commensali che “devono sempre cercare di riempire la vita di esperienze reali“, ha spiegato lo chef Dinato.

E’ proprio aria fritta!

Feva è gestito dal proprietario-chef Nicola Dinato che ha studiato a El Bulli di Ferran Adria, Alinea di Grant Achatz e Le Louis XV di Alain Ducasse a Montecarlo prima dell’apertura del suo ristorante, che detiene una stella Michelin dal 2015.

Situato in un ex convento secolare con solo 30 coperti, Feva è noto per la sua cucina creativa che fonde tradizione e innovazione e si concentra sull’essere un ristorante di cucina raffinata accessibile e conveniente. Dinato fa anche parte dell’associazione CuSvi  un laboratorio di ricerca e sviluppo alimentare senza scopo di lucro che studia gli ingredienti, le tecniche e le culture della cucina italiana.

Pareri discordanti

Non tutti sembrano simpatizzare per questa trovata culinaria. Soprattutto per il fatto di dover sborsare i soldi per pagare una gustosa boccata d’aria fresca. I commenti su Facebook, infatti, spesso lo identificano con boccate di aria e nulla più. Che, oltretutto, si paga. Altri scuotono la testa al prezzo.

Per quello che è fondamentalmente una fantasia di zucchero filato, si può benissimo pensare che 30 dollari siano un po’ troppi. Ma se una palla d’aria fritta dovesse apparire nei nostri piatti, potremmo essere abbastanza sicuri che saremmo tentati di dare un morso.


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