Alex Zanardi chi è? Carriera e nuovo bollettino medico dopo l’incidente


Uno degli sportivi che più rappresenta l’Italia nel mondo, senza ombra di dubbio, è Alex Zanardi anche se in queste ore tutti i suoi sostenitori e non solo, stanno vivendo dei momenti di profonda angoscia per le sue condizioni di salute. Adesso, però, scopriamo insieme qual è stata la carriera di Zanardi negli anni.


Alex Zanardi, chi è e carriera

Alessandro Zanardi, meglio conosciuto come Alex, è nato a Bologna nel 1966 e fin da subito manifesta ai genitori la grande passione che questo ha nei confronti delle modo, tanto che entrerà a far pare del mondo dell’automobilismo ottenendo il titolo di Cart sia nel 1997 che nel 1998.

La sua carriera cambia nel 2005 quando conquista il titolo di cambiano italiano superturismo, ma dopo l’incidente che ha comportato l’amputazione delle gambe, Zanardi, non ha mai abbandonato lo sport tornando in pista con il paraciclismo conquistando anche le medaglie d’oro durante le paraolimpiadi di Londra nel 2012 e Rio nel 2016.

L’incidente stradale nel 2001 e quello del 19 giugno 2020

La carriera di Alex Zanardi è stata messa a dura prova ben due volte, la prima nell’incidente del 2001 che ha avuto durante il campionato di Champ Car al Lausitzring in Germania, durante il quale perde il controllo del mezzo e viene preso in pieno da Alex Taglini e che gli costerà, purtroppo l’amputazione degli arti inferiori.

Da giorno 19 giugno della lotta tra la vita e la morte, dopo l0incidente che ha avuto a Pienza sulla strada statale 146 dove ha perso ancora una volta il controllo del mezzo, venendo travolto da un mezzo che viaggiava sulla corsia d’emergenza.

Bollettino medico Alex Zanardi

Sono giorni di fermento e attesa per chi in queste ore cerca di scoprire come sta Alex Zanardi sperando che le sue condizioni migliorino di giorno in giorno, in attesa di leggere finalmente delle buone notizie circa le sue condizioni di salute.

Nel corso delle ultime ore, inoltre, l’Ansa ha diffuso un nuovo bollettino medico in cui è possibile leggere: “È sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Il neuromonitoraggio ha mostrato una certa stabilità, dato che però va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico. Ma il fatto positivo – ha detto Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento emergenza urgenza dell’ospedale – è che più passa il tempo e le condizioni restano stabili, più c’è speranza di un recupero”. Circa un recupero totale, inoltre, ecco che qui continua dicendo: “Lo auspichiamo e lo speriamo. Siamo qui per questo motivo. È un grande atleta e lo ha dimostrato e auspichiamo che questo valga anche in questa situazione così impegnativa”.


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