Coronavirus in Italia, le fabbriche restano aperte: “Vogliamo proteggerci”


L’Italia è stata messa a dura prova per via del contagio da Coronavirus, il Premier Giuseppe Conte ha dichiarato l’Italia zona rossa e successivamente la chiusa di diverse attività fino al 25 marzo del 2020, con la speranza di non dover applicare ulteriori divieti. Matteo Salvini punta il dito contro di lui, e i sindacati si lamentano delle nuove misure imposte dal Governo. Ecco cosa sta succedendo.


Coronavirus in Italia

Come abbiamo avuto modo di raccontare nei giorni scorsi, l’attenzione mediatica si concentra su quella che la paura e il propagarsi del Coronavirus in Italia. Quella che doveva essere un’influenza difficile da combattere solo per il semplice motivo che nessuno di noi conosceva, in pochissime settimane si è trasformata in una pandemia senza precedenti, la più brutta degli ultimi cent’anni.

I morti sono in continuo aumento e non solo, i contagi non si arrestano ma nel focolare di Codogno nel milanese la situazione comincia a migliorare. L’Italia ormai è zona rossa e tutti abbiamo l’obbligo di rimanere a casa, solo così infatti, limitando i contatti con chiunque e rimanendo compatti e uniti, almeno nei nuclei famigliari o persone che condividono la stessa casa

Le fabbriche restano aperte?

In occasione della messa in onda di una nuova puntata di Quarta Colonna, Matteo Salvini ha puntato il dito contro il Governo italiano dopo quelle che sono state le manovre attuate nei giorni scorsi. In un primo momento si è cercato di limitare i danni dichiarando zone rosse quelle del nord Italia, per poi estendere il provvedimento all’intera nazione… ed ecco che l’11 marzo 2020 è stata decisa la chiusura di molte attività che mettono i commercianti a stretto contatto con il pubblico e il giorno seguente avviene un crollo dei mercati, definita già giornata nera.

Il tutto non finisce qui, le fabbriche restano aperte e la produzione non si arresta… ma le importazioni in alcune nazioni limitrofe vengono bloccate alla dogana.

“Vogliamo proteggere la salute dei nostri dipendenti”

Sono diversi i sindacati che hanno lamentato quello che sta succedendo in questi in Italia, come la paura di vedere i vari operai in pericolo in un momento drammatico come questo.

Non a caso a intervenire in merito alla questione è stata anche Federmeccanica che chiede delle manovre da parte del Governo per continuare l’attività produttiva e assicura: “Intendiamo proteggere la salute dei dipendenti”. A fare eco al loro messaggio troviamo anche il Centro studi di Confindustria che ammonisce: “Fabbriche chiuse vuol dire supermercati vuoti, prospettive di ripresa in pericolo”.


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