“L’Amica Geniale” una sorta di prova generale utile a stabilire in quale direzione deve andare la fiction televisiva


Questo articolo in breve

Siamo abituati a usare toni trionfalistici e superlativi assoluti per qualunque situazione. Tanto più quando si tratta di dar conto di un film o di una fiction seguita con entusiasmo da molti milioni di persone. Ma definire eccezionale “L’Amica Geniale 1 e 2” non è esagerato.


Anzi, vogliamo andare oltre e considerare questa fiction una sorta di prova generale, utile a stabilire in quale direzione deve andare la fiction televisiva se vuole davvero vincere, assicurando agli italiani uno spettacolo utile, intelligente e di qualità.

Gli ascolti sono soltanto una delle tante positive conseguenze di queste fondamentali premesse. La storia del romanzo trasformato in racconto televisivo ha radici lontane e gloriose in Rai, che ha iniziato nel 1954 e non ha mai smesso di proporre i classici della letteratura italiana e mondiale. Registi e attori di indiscutibile livello ci hanno emozionato, commosso, divertito e molto spesso anche educato, facendoci scoprire modi e mondi fino ad allora sconosciuti.

Da lunedi 10 febbraio Rai Uno propone il primo episodio della nuova serie de “L’Amica Geniale – Storia del nuovo cognome”. Otto episodi da 50 minuti, di cui 6 diretti da Saverio Costanzo (figlio di Maurizio e della giornalista Flaminia Morandi) e 2 da Alice Rohrwacher, sorella di Alba, Fattrice. Ottimi registi entrambi, grandemente facilitati dalla bellezza e dalla incredibile capacità descrittiva dei libri di Elena Ferrante, la cui tetralogia se non avete ancora letto dovete affrettarvi a leggere.

È una scrittura che aiuta a vivere meglio, se siete uomini e soprattutto se vi sentite donne. Abbiamo guardato l’anteprima per la stampa del primo episodio e ci è subito parso chiaro che le due protagoniste sono davvero cresciute come Persone, come Attrice  e come Donne. E con loro è cresciuta del pubblico la percezione della Napoletanità, che mantiene vive alcune peculiarità, forse, un poco dimenticate o messe in ombra dalla narrazione cinematografica e televisiva, in particolare.

La storia si svolge, infatti, nel cuore della Napoli popolare, quella di periferia, dove violenza e sopruso, ingiustizia e fame, generosità e voglia di riscatto sono gli ingredienti inscindibili di un impasto che solo a Napoli ha il gusto dolceamaro del “tiramm’a campà”. Sono moltissimi i contenuti su cui riflettere ne “L’amica Geniale”, ma quello che nessuno può ignorare è la grande resilienza di Lila ed Elena, ovvero due delle molte anime di Elena Ferrante.

Per gli appassionati di numeri, segnaliamo che la fiction è costata circa 40 milioni di euro, un budget reso possibile dalla co-produzione internazionale tra Fandango-The Apartment- Wildside in collaborazione con RaiFic- tion, LIBO, Mowe e Umedia. Alla scrittura della serie televisiva hanno lavorato, oltre alla stessa autrice del romanzo Elena Ferrante, anche Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Grandi numeri anche per il cast di attori che vede in primo piano Margherita Mazzucco e Gaia Girace e 125 attori tra principali e secondari; 9.300 comparse, 2.000 stupendi costumi tra originali e di repertorio e migliaia di oggetti degni di essere esposti in un Museo della Genialità… napoletana.


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