Lapo Elkann torna a camminare dopo l’incidente, ecco le sue condizioni di salute


Questo articolo in breve

Lapo è tornato. Ormai si può dire che la paura per la terribile avventura che lo ha visto protagonista il 7 dicembre 2019 sta diventando, via via che i giorni passano, un ricordo. L’eclettico imprenditore, 42 anni, se l’è vista davvero brutta. Stava viaggiando in auto tra Gerusalemme e Tel Aviv, le due città più importanti di Israele, quando è rimasto vittima di un tremendo incidente stradale, di cui non sono state tuttora spiegate le dinamiche, ma dal chiaro e disastroso risultato: Lapo è stato ricoverato in ospedale in codice rosso, il più grave, e addirittura in coma, stato in cui è rimasto sospeso per due giorni.


Il giovane Elkann ha riportato diverse fratture e ha subìto più di un intervento chirurgico per ridurle. Dall’Assunta Hospital di Tel Aviv, dove gli sono state prestate le prime e fondamentali cure, è stato in seguito trasferito in una clinica svizzera per affrontare il lungo e doloroso percorso della riabilitazione. Hanno fatto temere il peggio le immagini che lo mostravano su una sedia a rotelle spinto da un premuroso assistente.

In quei giorni riusciva a fare solamente pochi e brevi passi sulle sue gambe ancora incerte e deboli. Adesso, però, le fotografie esclusive che Gente pubblica fanno finalmente tirare un sospiro di sollievo: le condizioni di salute sono di nuovo buone. Lapo, infatti, negli scatti unici di queste pagine, è stato sorpreso a spasso da solo per le vie di Sankt Moritz, la prestigiosa e mondana località delle Alpi svizzere in cui suo nonno, Gianni Agnelli, era di casa.

Più di una dimora, quasi una reggia di montagna, piena di sorprendenti tesori. Ne offre un assaggio Heinz Berggruen nel suo libro autobiografico, Ricordi di un mercante d’arte, in cui racconta della volta in cui andò ad ammirare la strepitosa collezione di quadri di Paul Klee, uno dei padri dell’Astrattismo, che l’Avvocato teneva in una camera blindata della villa. Ad avere riguadagnato valore ora, dicevamo, non è soltanto la salute, ma anche la proverbiale voglia di sorprendere di Lapo. Innanzitutto è sufficiente guardare i primi piani dell’imprenditore nelle fotografie esclusive di Gente: il volto di Lapo non è più scavato come appena un mese fa, quando la perdita di dieci chili di peso in seguito agli effetti dell’incidente lo aveva reso l’ombra di se stesso.

Il suo viso, più pieno e rilassato, è la prova che il cammino verso la completa guarigione è giunto a buon punto. E poi guardate il suo look, altro specchio della sua risorta gioia di vivere. Lapo è di nuovo il grande comunicatore di moda ed eleganza che ci aveva abituati tutti ad essere. Per le strade innevate di Sankt Moritz lui non indossa una scontatissima giacca a vento: con innata disinvoltura, sopra una elegante giacca blu, sotto cui spicca un morbido maglione di cachemere, Lapo veste infatti un giaccone di pelle di lupo! E ai suoi piedi non vedrete mai un paio di poco chic scarponcini da montagna. Il secondogenito di Alain Elkann e Margherita Agnelli sfoggia invece dei candidi mocassini con doppie frangette in tinta. Impareggiabile. Perfino per aiutarsi a camminare si distingue con eleganza. Lui con raffinata noncuranza utilizza uno speciale bastone di legno: è quello che usava nonno Gianni, maestro di stile cui il nipote da sempre si ispira. Per Lapo quell’appoggio funzionerà al pari di un portafortuna.

L’Avvocato con quello al suo fianco è rinato da una infinita serie di incidenti alle gambe, uno dei suoi rari punti deboli, dalla giovinezza all’età più avanzata. Risale al 1944 il primo guaio di Gianni Agnelli agli arti inferiori: allora si ruppe la gamba e la caviglia destra. Nel 1952 lo schianto a bordo della sua auto sportiva sui tornanti della Costa Azzurra gli procurò la rottura in tre punti della stessa gamba.

E da quel momento dovette portare un apposito tutore. Si fratturò ancora la gamba sinistra sciando e entrambi i femori, in due diverse occasioni, dopo altrettante cadute in casa. Lapo ce l’ha messa proprio tutta per rimettersi in sesto. Con indefessa volontà si sta sottoponendo a un ciclo ferreo di fisioterapia guidato da Marit Pasig, abile e motivante direttrice di un centro svizzero altamente specializzato. Il duro lavoro durante le tre ore di terapia alla settimana stanno trasformando l’erede Agnelli- Elkann.

E non è solo una trasformazione fisica, è più profonda. «Voglio pregare per i ragazzi e i giovani che ho visto morire in Isarele accanto a me nei letti delle emergenze all’ospedale, per gli amici che mi sono stati vicini, per la mia famiglia», ha dichiarato. Il suo impegno verso gli altri è più forte: «Voglio ringraziare Dio di avermi regalato una seconda vita. Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene con la mia Onlus [Fondazione libera accademia progetti sperimentali, per la cura e il benessere dei minori; www. lapsonlus.org, ndr.], che non è un capriccio da bambino viziato. Umanamente Lapo Elkann non è come lo descrivono gli altri, ma un uomo che vuole fare del bene: questa è la mia nuova vita». Senza tralasciare gli affari: sta già lavorando con Cristiano Ronaldo alla nuova linea di occhiali CR7.


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