William e Kate si rivolgono alla Regina Elisabetta e dettano legge


Nonna, io certo non ti deluderò. In un momento di gravi incertezze, ogni gesto di William d’Inghilterra sembra voler comunicare questo alla regina Elisabetta II.


Mentre sua maestà ha spento 94 candeline in primavera, suo nipote ha festeggiato 38 anni alla fine di giugno e fa di tutto per starle vicino nello spirito.

Promette però a se stesso e soprattutto a sua moglie Kate Middleton di non trascurare mai la famiglia e i figli, come invece ha fatto la nonna in nome della ragion di Stato.

William sa bene che la nonna ha bisogno di un cavallo vincente su cui puntare. Ma è anche assolutamente convinto del fatto che per lui è davvero importante dedicare tempo alla famiglia, consapevole che una volta sul trono le occasioni per stare con i tre figlioletti George, Charlotte e Louis saranno – per ovvi motivi – decisamente più limitate.

Su questo il duca  di Cambridge e sua maestà hanno visioni differenti per non dire agli antipodi: mentre Will e  Kate rappresentano la famiglia moderna all’interno della monarchia, la sovrana è sempre stata descritta dai figli come una madre inaccessibile.

In una biografia di Carlo, si racconta che sono state le tate – e non i genitori – a insegnargli a giocare, a camminare, a punirlo oppure a premiarlo. Forse è per questo che – come è emerso anche da un documentario andato in onda in Gran Bretagna – negli ultimi tempi Elisabetta sembra essere diventata molto ansiosa nei confronti dei duchi di Cambridge.

In realtà non ne ha motivo, secondo Lavinia Orefici, autrice del libro Elisabetta II dalla A alla Z «Durante l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi hanno dimostrato di essere la coppia su cui puntare. Sono responsabili e hanno un’immagine che piace molto sia ai sudditi sia alla stampa.

William, sposando Rate, ha fatto la migliore scelta possibile: lei è una borghese con un passato poco adatto per essere regina, ma con una testa perfetta per diventarlo. soprattutto  per tutto l’impegno che ci ha messo in questi anni».

Si dice però che la regina abbia paura che William e Kate possano commettere gli stessi errori fatti da Carlo e Diana o da Harry e Meghan. Per Antonio Caprarica, giornalista, scrittore ed esperto di reali inglesi, Elisabetta «ha il timore che dopo tanti anni di relazione William e Kate si stiano stufando, eppure non sembra che ci siano segnali preoccupanti. I casi di Carlo e di Harry sono ben diversi, tuttavia è plausibile che sua maestà possa avere le ansie di una nonna che nella vita ne ha viste di tutti i colori.

I molivi della paranoia reale, però, sono ben altri e hanno a che fare con Andrea, il suo terzogenito». Il duca di York è coinvolto nello scandalo sessuale legato a Jeffrey Epstein, il magnate americano che si è ucciso in carcere. Tra i crucci familiari della sovrana è il più grande, anche se lei ha dimostrato più volte di essere dalla sua parte. «La regina ha sempre fatto piccoli gesti per manifestare l’appoggio ad Andrea: ha lasciato a Carlo, erede al trono, l’onere di chiedere al fratello di dare le dimissioni dalla vita pubblica della famiglia reale», sottolinea Lavinia Orefici.

È chiaro che l’uomo su cui punta Elisabetta II è il nipote William. E tuttavia prima il” testimone dovrà passare a Carlo, che da anni è in attesa di indossare la corona.

Il suo momento, forse, sta per arrivare. Secondo Caprarica nel 2021, cioè all’età di 95 anni, la regina potrebbe finalmente lasciare la reggenza: «Quando accadrà, però, Carlo non rimarrà
a lungo sovrano perché avrà la saggezza politica di abdicare quasi subito a favore del figlio. Il principe del Galles non possiede la stessa visione » religiosa del trono che ha la madre», spiega il giornalista.

L’abdicazione a favore di William potrebbe essere una scelta diplomatica per avvicinare la monarchia ai giovani, ma anche dettata da cause di forza maggiore. Carlo va verso i 72 anni e la sua salute non è di ferro: secondo quanto riportato dal tabloid Daily express, il principe si trascina ancora i postumi dell’infezione da coronavirus, avuta all’inizio di marzo, e
non avrebbe ancora recuperato del tutto gusto e olfatto. Ipotesi, queste, che al momento non si possono verificare, ma che raccontano l’aria tesa che si respira attorno al trono di sua maestà.


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