Eleonora Daniele: chi è la mamma Iva, età, vita privata, dramma personale


Questo articolo in breve

Eleonora Daniele la conosciamo tutti per essere una nota e famosa conduttrice italiana e volto noto di Rai 1. Nella giornata di oggi domenica 7 novembre 2021 sarà ospite nel salotto di Domenica in da Mara Venier che tra l’altro è una sua grande amica. Se di lei conosciamo tanto da un punto di vista professionale, cosa sappiamo della sua vita privata? Ad esempio, sapete che la sua mamma si chiama IVA e che è una delle persone più importanti della sua vita?


Eleonora Daniele, chi è la madre

La mamma di Eleonora Daniele si chiama IVA e pare che tra le due ci sia un rapporto davvero molto speciale. Si dice che la signora sia una donna piuttosto forte e determinata e che purtroppo nel corso della sua vita ha dovuto affrontare dei momenti molto difficili e dolorosi. Il padre della conduttrice Infatti è venuto a mancare nel 2010 dopo aver sofferto per tanto tempo e lottato contro una brutta malattia. Anche la stessa Eleonora ha sofferto molto per la morte del padre ed è stata un po’ lontana dal mondo dello spettacolo. Purtroppo la signora IVA ha dovuto anche affrontare un altro grave lutto, ovvero la morte di un figlio, il fratello di Eleonora che si chiamava Luigi.

Eleonora Daniele se ne sta sdraiata a letto assediata dall’allergia e da Carlotta. Entrambe la reclamano tutta per loro. L’allergia le intasa la bocca e il naso, Carlotta le pizzica i piedi. Dalla prima si difende con potenti antistaminici, dalla seconda non si difende, si lascia invadere. Madre felice e felicemente arresa.

Tra uno sternuto e una soffiata di naso. Nello sfondo, il marito Giulio che veglia su moglie, figlia e allergie. Ti sento conciata malino. «Con la gravidanza mi è venuta una rinite ormonale che ha molto peggiorato le mie allergie di sempre».

Allergia o no, Carlotta ti reclama. «Carlotta è il mio secondo lavoro. La mattina in televisione, il pomeriggio e la sera la mamma. Non le faccio mancare nulla. Ora le cucino la pappa con l’olio buono, pastina, zucca e bieta».

Golosa di qualcosa in particolare? «Fosse per lei, mangerebbe solo uva. E poi latte e biscotti». Dimmi del tuo libro. «Lo chiamerei un viaggio. Della memoria e dei sentimenti». Che parte da dove?
«Una nostra intervista su Diva e donna e poi quella in tv da Mara Venier.

Era un libro che volevo scrivere da un po’, da quando Luigi era ancora in vita. Ma quando lui se n’è andato, c’è stato un blocco emotivo molto forte. Non riuscivo più a parlarne. Per anni è stato così. Mi sono buttata sul lavoro. Non volevo avere il tempo di pensare. Ne parlai con te la prima volta. Poi Mara mi ha convinto a farlo da lei in tivù».

Non deve essere stato facile… «La tivù è una scatola dove non puoi barare, non puoi nascondere le tue emozioni. Mara mi ha messo a mio agio, mi sono sentita accolta e protetta. Lì ho capito che avrei potuto affrontarla e condividerla questa storia, anche sapendo che niente basterà a farmela superare».

Quanto complicato partire dalla pagina bianca e sapere di dover raccontare a se stessa cose che forse non ti eri mai raccontata? «Ero tremendamente combattuta. Ripercorrere una vita intera. Il pensiero che Luigi avrebbe potuto continuare a vivere attraverso il ricordo mio e della famiglia è stato l’aggrapparmi a qualcosa di forte».


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