F1 Gp di Bahrain, streaming gratis: dove vedere la gara in diretta live tv Sky, Dzan o TV8?


Il via alle 17 diretta su sky. GP del Bahrain: la gara sulla pista di Sakhir scatta oggi alle 17, con diretta Sky e differita TV8 alle 18. In programma ci sono 57 giri, ciascuno della lunghezza di 5.417 metri, per una distanza complessiva di 308,238 km. La corsa inaugura la stagione che, dopo questa prima tappa, tornerà a Imola per il GP dell’Emilia Romagna il 18 aprile.


Sakhir In Bahrain, la Pirelli celebrerà il suo 400° GP di Formula 1. Il primo GP a cui Pirelli partecipò fu la gara inaugurale di Formula 1 a Silverstone nel 1950 e fu vinta su Alfa Romeo da Giuseppe Farina (che poi vinse anche il primo Mondiale). Una replica del pneumatico Pirelli Stella Bianca, utilizzato dallo stesso Farina per vincere il GP di Gran Bretagna, è attualmente esposta presso il nuovo museo del circuito di Silverstone, in Inghilterra, recentemente inaugurato.

Da allora, la Casa italiana ha totalizzato 240 vittorie, 243 pole position, 247 giri veloci e 727 podi in Formula 1. La corsa del Bahrain rappresenterà una pietra miliare nella storia della Pirelli, che è protagonista del motorsport da oltre 110 anni, a partire dalla vittoria della Pechino-Parigi nel 1907. Nel corso dell’anno sono previste diverse attività sui canali social di Pirelli per celebrare l’occasione. «In Pirelli siamo molto orgogliosi della nostra storia, quindi poter celebrare i 400 Gran Premi è per noi fonte di grande soddisfazione – ha spiegato Mario Isola, responsabile Formula 1 e Car Racing -. Arriviamo a questo traguardo proprio a cavallo di una nuova era, ovvero all’inizio dell’ultima stagione di Formula 1 con pneumatici da 13 pollici, prima del passaggio a quelli da 18 pollici, che arriveranno insieme a nuove regole tecniche di ampio respiro. Mentre ripercorriamo il nostro passato, siamo quindi entusiasti di scrivere anche il prossimo capitolo della nostra storia». ©riproduzione riservata

Un brivido ha percorso la schiena di Carlos Sainz, degli uomini al muretto Ferrari e di tutti gli appassionati di Formula 1 in giro per il mondo: è stato quando, ieri pomeriggio, nel pieno della “Q1” la SF21 si è ammutolita per un problema tecnico, fermandosi in pista.

Un episodio che ha agitato i fantasmi (sempre pronti a farsi avanti) e fatto temere per l’affidabilità della monoposto, Poi lo spagnolo ha riportato l’auto ai box (probabilmente utilizzando la parte ibrida della power unit) e il guasto è stato in qualche modo superato. Tanto che nel “Q2” e nel “Q3” (sino all’anno scorso un miraggio, più che un obiettivo), le due Ferrari sono andate lisce lisce.

Charles Leclerc, che nella sua faretra ha spesso una freccia appuntita, ha realizzato il quarto tempo (che gli garantisce la seconda fila), mentre Sainz – sebbene con l’auto risanata – ha avuto qualche incertezza (onestamente ammessa) ed è più indietro: ottavo tempo.

Ieri nella prima qualifica della stagione s’è visto qualcosa di atteso (Max Verstappen più veloce di tutti e in pole; Lewis Hamilton subito alle sue spalle e dunque perfettamente in condizione di vincere). E qualcosa per cui era lecito restare con il fiato trattenuto, ovvero il rendimento della Ferrari.

La Rossa invece ha confermato quanto di buono aveva mostrato nei test: la SF21 non sarà l’auto che rimetterà la Scuderia in lotta per il titolo, ma è una monoposto che cancella i difetti del 2020, regalando qualche prospettiva di gloria al Cavallino. Un inizio che riporta il sorriso.
Bisogna però dire che, per evitare il rischio di un taglio in “Q2”. i due ferraristi si sono qualificati con le gomme rosse e oggi sconteranno questa scelta: saranno più veloci all’inizio (ma con l’incognita traffico) e dovranno fermarsi prima al pit stop. Con quel che ne conseguirà in termini di strategia.

Laurent Mekies, il vice di Mattia Binotto, riassume così la giornata: «E’ stata la prima volta in cui si sono visti i valori veri, ma è presto per dare giudizi. Noi, guardando i nostri dati e confrontandoci con il nostro passato recente, possiamo essere soddisfatti». Non è poco.

Leclerc oggi avrà il compito di spezzare l’egemonia di Mercedes e Red Bull. «Ora conosciamo il nostro valore in termini di velocità in qualifica ed è stata una piacevole sorpresa dal momento che non ci aspettavamo di essere in questa posizione – ammette -. Dobbiamo però mantenere i piedi per terra poiché si tratta solo del primo sabato dell’anno con condizioni piuttosto particolari.

Come squadra, credo che possiamo dirci soddisfatti per i progressi rispetto alla scorsa stagione. Ed è davvero bello ritrovarsi così avanti sulla griglia. Nella seconda e nella terza sessione di prove libere non avevo buone sensazioni dalla vettura, ma in vista della qualifica ho lavorato parecchio sulla mia guida e ho ritrovato la fiducia. So che oggi sarà una gara difficile, dal momento che i piloti intorno a me sembrano avere un passo molto competitivo in configurazione gara.

Non sarà facile tenerli dietro. A complicare le cose potrebbe esserci anche il vento, ma quello sarà un elemento con il quale tutti dovranno fare i conti». Sainz, nel contesto di una giornata positiva, ha avuto un piccolo passaggio a vuoto (a parte lo spegnimento dell’auto): «Una giornata molto positiva per la squadra, penso che dobbiamo tutti essere orgogliosi di dove siamo arrivati. Io mi sono preso un bello spavento in “Q1” e non è facile tornare concentrati dopo un episodio del genere, invece sono riuscito a fare molto bene in “Q2”.

Ovviamente non sono soddisfatto dal mio ultimo giro lanciato in “Q3”. Ho cercato di dare il meglio, ma probabilmente mi è mancata un po’ di conoscenza della macchina per tirarne fuori tutto quello che avrei voluto. Sono migliorato tra una sessione e l’altra, ho avuto un buon ritmo, ma devo continuare a prendere confidenza con la vettura per essere più sicuro sul giro secco. Ma ora voglio pensare solo alla corsa».

Max Verstappen domina la prima giornata, ma non si può pensare che la Mercedes e Lewis Hamilton – dopo tutto quello che hanno vinto – non restino i grandi favoriti della stagione, magari anche della gara di domani (perché no?), soprattutto alla vigilia di un campionato che si annuncia lunghissimo. Salvo riprova, le incertezze di questo primo scorso stagionale non sono altro che un inciampo. La riprova – quella che potrebbe svellere un sistema di potere (sportivo) consolidato – vuole fornirla proprio l’olandese.

«Con il caldo e il vento non è facile trovare un equilibrio perfetto su tutto il giro – racconta Max – ma nel complesso direi che è stata una giornata positiva. Ci sono ancora cose da migliorare e da esaminare per quanto riguarda le gomme, un po’ di lavoro di ottimizzazione del bilanciamento. Inoltre temo che oggi in qualifica le condizioni siano ancora più ventose, ma in fondo sarà una sfida in più per tutti». Lui comunque è risultato il più veloce in entrambe le sessioni prova. «Sono abbastanza contento dell’inizio del weekend, ma con le qualifiche sarà una giornata diversa e dobbiamo vedere se possiamo farcela quando conta». Alla Red Bull sono tutti molti concentrati e anche curiosi di vedere la crescita (se ci sarà) di Sergio Perez, che ieri ha accusato un distacco intorno ai sette decimi: non è molto se si considera che il messicano deve ancora integrarsi perfettamente nella squadra, ma fa riflettere sui giudizi espressi l’anno scorso su Alexader Albon (poi silurato). Lui stesso si prende ancora del tempo: «È bello che finalmente si sia cominciato, sono contento di come stiano andando le cose finora. Sul passo gara sono a mio agio, mentre devo ancora lavorare sull’assetto da qualifica, non posso dire di essere già al cento per cento. Però sento di avere un buon ritmo e poenso che in gara questo conterà».
La frizzante verve della Red Bull crea un po’ costernazione alla Mercedes, più o meno dissimulata. Un po’ è spirito indomito (logico che ci sia, altrimenti la squadra non avrebbe vinto tutto quel che ha vinto), ma un po’ è anche la sorpresa di non ritrovarsi al vertice come al solito.

«Durante i test avevamo problemi di gomme e di carico aerodinamico, problemi che tutto sommato si sono ridotti – spiega Hamilton -. In questo weekend sembra che le cose vadano meglio, ma non tutto è ancora perfetto. Abbiamo tanto margine di miglioramento e siamo sulla strada giusta. La Red Bull? Pensavamo fosse così veloce, forse anche di più. Sembra vada bene anche la McLaren, vedremo come andranno a gioco lungo».

Molto più drastico di lui Valtteri Bottas, che affronta una stagione cruciale per il suo futuro: «In alcuni momenti la mia auto mi sembrava inguidabile. E’ un bel problema, ma sono solo i tempi del venerdì. In fondo è la giornata dedicata alla messa a punto…».

Hamilton ha citato la McLaren. La squadra di Woking, chiedendo e ottenendo qualche licenza in più dalla Fia, è riuscita a portare a termine il “trapianto” di motore, passando dai Renault ai Mercedes. Già nei test si era rivelata competitiva, ieri ha confermato le proprie doti: «In questa prima giornata non mi sono sentito perfettamente a mio agio in auto – spiega Lando Norris – e questo è un dato positivo, perché significa che c’è del margine per migliorare». Se non è ottimismo questo… Certo, un ottimismo corroborato dal fatto di vedere il suo quotato compagno – Daniel Ricciardo – più indietro nella classifica dei tempi.

I TEMPI (seconda sessione): 1. Verstappen (Ola, Red Bull-Honda) 1’30”847; 2. Norris (Gbr, McLaren-Mercedes) 1’30”942; 3. Hamilton (Gbr, Mercedes) 1’31”082; 4. Sainz (Spa, Ferrari) 1’31”127; 5. Bottas (Fin, Mercedes) 1’31”218; 6. Ricciardo (Aus, McLaren-Mercedes) 1’31”230, 7. Tsunoda (Gia, AlphaTauri-Honda) 1’31”294; 8. Stroll (Can, Aston Martin-Mercedes) 1’31”393, 9. Gasly (Fra, AlphaTauri-Honda) 1’31”483, 10. Perez (Mex, Red Bull-Honda) 1’31”503, 11. Ocon (Fra, Alpine-Renault) 1’31”601, 12. Leclerc (Mon, Ferrari) 1’31”612; 13. Antonio Giovinazzi (Ita, Alfa Romeo-Ferrari) 1’31”740, 14. Vettel (Ger, Aston Martin-Mercedes) 1’31”769, 15. Alonso (Spa, Alpine-Renault) 1’31”770, 16. Raikkonen (Fin, Alfa Romeo-Ferrari) 1’31”862, 17. Russell (Gbr, Williams-Mercedes) 1’32”331, 18. Schumacher (Ger, Haas-Ferrari) 1’33”297, 19. Latifi (Can, Williams-Mercedes) 1’33”400, 20. Mazepin (Rus, Haas-Ferrari) 1’33”449.


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