Kate Middleton su internet è lei la vera influencer


Chissà se è merito dei suoi studi in Storia dell’arte. O del primo lavoro post laurea come buyer di accessori per Jigsaw, boutique multimarca (di lusso) britannica. Quali siano le basi del suo buongusto nel vestire, di certo Kate nei primi dieci anni da duchessa di Cambridge – l’anniversario del matrimonio con William sarà il 29 aprile – è diventata un esempio di stile a livello globale.


Un primato certificato dagli studi dei più accreditati siti di shopping online. In primis è stato Lyst ad accendere un faro sulle spiccate doti da influencer della futura regina consorte d’Inghilterra: l’abito in stampa floreale del marchio Faithful the brand che la duchessa indossò durante la visita all’East Anglia’s Children’s Hospices, lo scorso giugno, è andato immediatamente esaurito, e le ricerche su Google dedicate alla maison sono cresciute del 512 per cento.

Lo stesso vestito, secondo il sito Lovethesales. com che ogni anno stila la classifica dei look più ricercati, è valso a Kate il titolo di influencer dell’anno nel Regno Unito, proprio per la sua capacità di convincere il mercato a seguire le sue scelte di stile. Secondo quest’ultimo report, le ricerche a tema “vestito a fiori” hanno registrato un incremento del 158 per cento nei giorni seguenti la pubblicazione delle foto.

Non è stato un caso isolato: tutti gli outfit che Kate ha indossato nel corso dell’anno appena archiviato hanno determinato i clic di ricerca in tema di abiti, complice anche il lockdown che ha traghettato i consumi sullo shopping online: le camicie in sangallo hanno segnato un incremento del 106 per cento, i cardigan hanno sfiorato il 70, i cappotti a scacchi il 32 per cento. Abbiamo detto delle solide basi in fatto di stile che Kate può vantare nel suo curriculum.

Ma la capacità di affrontare la scena pubblica senza mai una sbavatura, ottenendo sempre un’approvazione unanime, è frutto di un approccio professionale. E non parliamo del lavoro di un team di paludati funzionari di palazzo. Dietro il guardaroba della duchessa c’è una giovane brillante, classe 1988, bionda, minuta ma assai dinamica, che risponde al nome di Natasha Archer. Terminati gli studi alla prestiogiosa Uppingham School, “Tash”, come la chiamano gli amici, si è candidamente presentata per il posto di assistente personale di William.

Correva l’anno 2009 e Natasha ancora non sapeva che nel suo futuro professionale ci sarebbe stata l’allora Watie Katie, l’eterna fidanzata di William che sarebbe diventata finalmente sua consorte tre anni dopo. Il connubio è riuscitissimo e ricalca quello tra la regina Elisabetta e la sua “guardarobiera” Angela Kelly. Vanno riconosciuti alla Archer alcuni lampi di genio come, ad esempio, la scelta dell’abito azzurro a pois di Jenny Packham che Kate indossò per presentare al mondo il primogenito George, un voluto omaggio a Diana che si fece fotografare fuori dalla clinica Lindo Wing tenendo tra le braccia baby William con un vestito turchese, ma sempre a puntini.

Il lavoro di Natasha non è mai stato solo l’emulazione dei fasti mediatici del passato. Sua, per esempio, l’idea di fare di Kate l’apologeta del riciclo – è noto infatto che la duchessa di Cambridge abbia indossato alcuni capi persino in quattro occasioni diverse – o di privilegiare i brand locali durante i viaggi ufficiali. È il caso, tra gli altri, del maxi dress floreale della stilista indiana Anita Dongre sfoggiato nel 2016 a una partita di cricket a Mumbai.

La qualità del guardaroba di Kate sta inoltre nella varietà degli stili, diversi a seconda dell’occasione. In queste pagine trovate una ricca summa dei look sfoggiati dalla duchessa nel corso del 2020. Il già citato cappotto ha giocato un ruolo chiave, soprattutto durante il royal tour di dicembre assieme a William: lo abbiamo visto nella variante doppiopetto, color blu navy, in rosso, corredato da sciarpa tartan come il vestito che si intravvedeva tra le pieghe, e in tessuto principe di Galles nella versione dal taglio maschile firmata Massimo Dutti.

A proposito di brand, immancabile è Alexander McQueen di cui in questa carrellata vediamo un tailleur costituito da giacca alla vita e gonna longuette blu notte con bottoni color bronzo. Del marchio fondato dal compiato stilista britannico è anche il regale abito bianco con dettagli in oro indossato agli ultimi Bafta Awards. Catherine Walker è un altro marchio molto amato da Kate, che di questa etichetta ha scelto l’abitino grigio sopra il ginocchio con collo all’italiana nero e un altro cappotto, rosso con finiture in raso dello stesso colore, già messo due anni fa per il Natale a Sandringham. La moda, intesa come mix di tendenze, non manca negli armadi di Kate.

Menzione particolare va alla strass-mania che troviamo declinata in alcuni accessori, come i tacchi di Jimmy Choo, indossati per una performance in onore della Royal Foundation, abbinati a una luccicante pochette nei toni del blu, perfettamente intonata allo zaffiro di fidanzamento che appartenne alla suocera Diana. E, in omaggio allo spirito sportivo, non poteva mancare un tipico outfit da caccia, completato dagli amati stivali a gamba alta. Come insegna la regina Elisabetta, le donne Windsor sono prima di tutto signore di campagna, poi altezze reali. E Kate è la più fedele seguace di sua maestà.


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