Ricky Tognazzi: il retroscena inedito sul padre, quella volta che indagò sulla calligrafia


Conosciamo tutti Ricky Tognazzi per essere un noto attore, regista, sceneggiatore ed anche produttore cinematografico italiano. Sicuramente è uno degli attori ed anche i registi più importanti della cinematografia italiana ed è molto spesso ospite anche in varie trasmissioni televisive. Proprio nella giornata di oggi sarà ospite nel salotto di Oggi è una altro giorno ovvero la trasmissione condotta da Serena Bortone.


Ricky Tognazzi, il ricordo del suo papà Ugo

Sappiamo bene che Ricky Tognazzi è figlio del noto Ugo Tognazzi, il grande regista, uno dei più grandi della cinematografia italiana. Ad ogni modo però Ricky è anche il marito di Simona Izzo una grande attrice e doppiatrice italiana oltre che personaggio televisivo di grande successo. Torniamo però a Ricky ed al fatto che proprio in questi ultimi mesi abbia rilasciato un’intervista a Il Sole 24 Ore dove ha parlato a lungo anche del suo papà. Come abbiamo avuto modo di vedere, Ugo Tognazzi ha letteralmente fatto la storia del cinema italiano e la sua morte sicuramente è stata un grande colpo per tutti. Il figlio ha deciso di seguire le orme del padre. Proprio riguardo questo Ricky ha voluto raccontare un retroscena legato proprio alla sua vita privata.

La passione per la cucina di Ugo Tognazzi

Forse non tutti sanno che Ugo Tognazzi oltre ad essere un grande appassionato di cinema aveva anche un’altra passione, ovvero quello per la cucina. A raccontarlo è stato proprio il figlio, il quale ha dichiarato che il padre amava sperimentare nuovi piatti e far anche assaporare e gustare le sue ricette alla sua famiglia. Quando il padre viaggiava e andava in posti nuovi soprattutto era solito portare a casa qualche ingrediente caratteristico del posto dove era stato. Una volta addirittura avrebbe portato a casa delle bistecche di balena ed ancora testicoli di toro e cotolette di rinoceronte.

Il retroscena raccontato da Ricky

Ricky ha ancora raccontato che Ugo era solito organizzare degli appuntamenti in cucina, riunendo poi tutti i suoi colleghi e ognuno di questi alla fine pare dovesse dare un giudizio, scriverlo poi su un foglio in forma anonima. Una volta però Ugo preparò un piatto di pasta e fagioli e ci fu un commento che non fu poi così tanto clemente e quella critica non andò giù ad Ugo. Quest’ultimo fece addirittura un’indagine sulla calligrafia e scoprì che era proprio Paolo Villaggio. Da quel giorno pare che Ugo non saluto più il collega per circa un anno.


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