Melissa Satta confessione inaspettata c’entra Boateng
Niente bambole, meglio il pallone. Se il giardino di casa Satta, in Sardegna, potesse parlare riassumerebbe così l’infanzia di Melissa. «Ero un bel maschiaccio, vivevo perennemente in tuta o con i calzoni bucati sulle ginocchia che mia madre cercava di rimediare con le toppe più aggraziate che trovava. Frequentavo la scuola calcio, andavo a cavallo, … Leggi tutto