“Ho sempre risposto accennando un sorriso e ho pensato di rivolgere la stessa domanda ad un attore che per dieci anni ha portato in scena l’Amleto di Shakespeare o il Caligola di Camus,Affrontare questi personaggi è come scalare una vetta insormontabile o sprofondare in un abisso senza fondo. Per me Ciro di Marzio è un personaggio totale, complesso e conflittuale che ha la dignità di questi grandi protagonisti della letteratura teatrale. Non ho mai smesso di pensare a lui, di interrogarlo come un oracolo nero, di sognarlo e averne l’incubo. L’ossessione prodotta attorno a questo personaggio mi ha fatto pensare ad infinite storie possibili che ne potessero ampliare il racconto e indagarne l’esistenza”, ha continuato l’attore napoletano.
Il film L’Immortale con Ciro DI Marzio
L’immortale è sarà soltanto un film, ma anche un capitolo nuovo, integrato di Gomorra, la serie originale Sky prodotta da Cattleya. Per la prima volta in assoluto sembra si tratti di un progetto crossmediale, un film che è come un racconto tra due stagioni di una sola serie. Le riprese prodotto da Cattleya e Vision Distribution in collaborazione con Beta Film, partiranno a Roma il prossimo 17 maggio e poi proseguiranno a Napoli e Riga per un massimo di 7 settimane circa. Il soggetto ma anche la sceneggiatura sono di Maddalena Ravagli, Leonardo Fasoli, Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio.
L’immortale, la trama
Il corpo di Ciro sta affondando nel Golfo di Napoli e mentre si vede il corpo che sprofonda negli abissi, affiorano i ricordi. Si sentono le urla della gente in fuga, ma attutine dall’acqua. Tutto è ambientato nel 1980, la terra trema ed il palazzo crolla giù, eppure sotto le macerie si ascolta il pianto di un neonato che fortunatamente è ancora vivo. Dopo 10 anni si ritrova quel neonato che ovviamente è ormai cresciuto, mentre sopravvive nelle strade di Napoli e che purtroppo appare come il figlio di Nessuno. Affiorano i ricordi di un’educazione criminale che hanno si che il ragazzino fosse ciò che è ovvero Ciro di Marzio, l’Immortale.