Pedro, quando hai deciso di diventare un attore? «Avevo 13 anni, stavo giocando al parco con gli amici e alcuni ragazzi mi invitarono a partecipare a un documentario che stavano realizzando per la Tv con delle ricostruzioni di fatti reali. Mi sono divertito molto, rimasi colpito e impressionato da come si faceva la Tv».
I ricordi il tuo primo casting? «Era un provino per un’agenzia di spettacolo che forniva attori per piccoli ruoli. Non sapevo in che modo gestire il testo e ho tardato molto a impararlo. Una volta davanti alla cinepresa, mi sentivo come preso alla sprovvista, ma il risultato fu positivo; così iniziai a pronunciare le mie prime battute nelle serie televisive».
Come ti stai trovando sul set de II Segreto? «Molto bene, l’atmosfera è bellissima, dal primo istante mi sono sentito come in una grande famiglia! Sono contento di far parte di questa produzione. Durante il casting ho fatto due versioni di Marchena, simili ma con un tocco diverso, è stato divertente e stimolante. Sono grato alla produzione per aver riposto la fiducia in me affidandomi questo personaggio».
Che tipo è Marchena, ce lo descriveresti? «È un uomo buono, un lavoratore, una persona umile. Il suo punto di forza è saper ascoltare».
Con chi hai legato di più? «Con José Milan c’è stata fin dal primo giorno molta sintonia, sia nella vita reale che sul set. È un ottimo collega».
Ci puoi dare qualche anticipazione? «Marchena aiuterà molto Prudencio, ma non si dimenticherà del suo camion. Lavorare con Prudencio è un piacere, perché si preoccupa molto per il suo dipendente e lo paga molto bene».