Juventus – Udinese Streaming Gratis Diretta Live Tv No Rojadirecta


Juventus – Udinese Streaming, dove vedere la partita in tv

La partita Juventus – Udinese verrà trasmessa Venerdi 8 Marzo in diretta e in esclusiva da Sky e nello specifico su Sky sport Serie A canale 102 Sky Sport 251. Tutti gli abbonati Sky potranno seguire la partita in streaming anche da dispositivi mobili come smartphone, pc, tablet e attraverso le piattaforme online Sky Go e Now TV. Molti sono i portali che danno la possibilità di assistere ad eventi sportivi in diretta streaming e sono davvero tanti. Esistono anche tanti siti che propongono eventi dal vivo, ma che non sono legali e danno anche nella stragrande maggioranza dei casi problemi e scarsa qualità video e audio. In genere questi siti vengono anche essere oscurati dalla Polizia informatica, proprio per la violazione del diritto di riproduzione. Esistono quindi dei portali legali che danno la possibilità di poter vedere le partite di calcio in streaming live, offrendo anche una qualità HD. Tra queste non possiamo non citare Sky Go e Premium Play che sono a pagamento, mentre altri sono gratuiti.


Rojadirecta Juventus – Udinese

ROJADIRECTA Juventus – Udinese– Come sito di streaming gratuito uno dei più famosi è Rojadirecta. Il sito spagnolo dovrebbe presentare il link della gara poco prima dell’inizio del match. Vi ricordiamo, come sempre, di non usare questa pratica, visto che potreste incorrere in multe e sanzioni elevate.

Il cibo, soprattutto se è di qualità, può avere tanti risvolti positivi. Una buona cena alimenta il buonumore e scioglie le tensioni. Quella che si è consumata mercoledì sera, lontano da occhi e (soprattutto) orecchie indiscrete, tra Massimiliano Allegri e Andrea Agnelli di sicuro ha fatto bene all’allenatore della Juventus, che è arrivato in conferenza stampa con uno sguardo ben diverso rispetto a quello che aveva al San Paolo, e con tanta voglia di parlare dell’incontro. «Si è mangiato anche discretamente bene», dice il tecnico sghignazzando, ben sapendo che non è questa la portata principale di cui tutti vogliono sapere i dettagli.

IL PATTO PER LA CHAMPIONS «Io e Agnelli ci siamo visti ieri sera – racconta Allegri –, abbiamo fatto un tête-à-tête. È una cena che facciamo a marzo tutti gli anni, non per scaramanzia ma per parlare di lavoro. Con tutte le cose che sono state scritte in questi giorni, le mie dimissioni, i litigi e tutto il resto, mi sembrava di stare su “Scherzi a parte”. Secondo voi è possibile che due persone mediamente intelligenti, che lavorano insieme da 5 anni, possano bisticciare con la squadra che ha 16 punti di vantaggio sulla seconda in campionato, una Supercoppa italiana già vinta ed è ancora in corsa per gli ottavi di Champions League? Se è così dobbiamo farci vedere da due dottori bravi». Sarà pure un’usanza bianconera marzolina, ma la scelta del momento pare tutto tranne che causale. A pochi giorni dalla gara più importante, la Juventus risponde ai gossip e alle voci con un messaggio di compattezza. Allegri e Agnelli si sono visti appena il presidente è rientrato da una breve vacanza all’estero, per tracciare la via: questo è il momento di muoversi tutti nella stessa direzione, perché i quarti sono ancora alla portata e la rimonta sull’Atletico non deve essere considerata un’utopia.

TUTTO RIMANDATO Un patto per la Champions e per il futuro molto prossimo, tutto il resto poi si vedrà. La versione di Max è chiara e semplice: «Ci siamo detti che del rinnovo del contratto parleremo a fine stagione. Tra me e il presidente c’è totale sintonia, io non ho mai detto di voler andare via così come lui non ha mai detto di volermi mandare via. Le voci sui miei successori mi scivolano addosso. Anzi, mi diverto in queste situazioni. Io vedo sempre il sole anche quando non c’è. È una filosofia di vita. Spero che da questo momento si parli di quello che abbiamo fatto e che a fine stagione si celebrino i traguardi raggiunti. Se vinceremo lo scudetto, in Italia avremo portato comunque a casa 9 titoli su 10 in 5 anni». Dichiarazioni d’obbligo a parte, al momento ogni scenario resta aperto e non si può escludere che Allegri, legato ai bianconeri fino al 2020, decida di accasarsi altrove o prendersi un anno sabbatico.

VERSO L’ATLETICO Comunque finirà, il tecnico sembra aver tratto nuove energie e buone sensazioni in chiave Atletico dall’atteso incontro: «Vi avevo detto che se avessimo giocato subito il ritorno avremmo perso, ora invece abbiamo buone possibilità di passare, perché in 15 giorni abbiamo eliminato le scorie dell’andata. Cinque anni fa, quando sono arrivato alla Juve c’era la paura di non passare la fase a gironi. L’obiettivo del club era portare la squadra stabilmente negli ottavi perché da lì in poi tutto può succedere. Oggi la Juve ogni anno può giocarsi le sue chance per vincere la Champions. Se va male un anno, si ritenta quello dopo. È assurdo dire che se usciamo dalla Champions sarà una stagione fallimentare. Tutte le vittorie vanno celebrate, sono frutto di lavoro e sacrificio».

BRIO DA GOSSIP Le cene fanno bene pure ai giocatori, anche se in questo caso non si è trattato di un tête-à-tête. Allegri non si è arrabbiato per la festa svelata da Fabrizio Corona, cui avrebbero partecipato diversi bianconeri: «Il gossip ci ha fatto bene, ha dato brio all’ambiente in un momento di tristezza. Io non faccio il guardiano, i giocatori sono ragazzi responsabili. Era una cena, si sono divertiti e comunque la partita dopo abbiamo vinto». Perciò anche ieri niente ritiro, come capitato spesso in stagione: la squadra si ritroverà stamattina alla Continassa. Si va avanti compatti ma senza assilli fino a martedì. In caso di ribaltone, ci vorrà un’altra cena, ma sara più di festeggiamenti che di chiarimenti.

Non ci sarà Cristiano Ronaldo, in panchina per recuperare energie in vista della Champions, ma non sarà l’unica novità in attacco: Massimiliano Allegri contro l’Udinese non solo lancerà Moise Kean dal 1’, ma potrebbe completare il tridente inedito con Alex Sandro e Bernardeschi ai suoi lati. Questo perché né Dybala né Mandzukic stanno benissimo e Douglas Costa vede l’Atletico, ma per stasera è ancora out. «Dybala sta giocando su una botta presa a Madrid, Mandzukic ha un fastidio al ginocchio – spiega il tecnico -. Tutti e due si sono allenati a parte e stanno meglio, ma deciderò solo domattina (oggi, ndr), quando li vedrò. Ronaldo sta bene, è a disposizione ma andrà in panchina».

TANTE ASSENZE Tutti e due gli attaccanti ieri avevano ancora dolore e con la Champions alle porte non verranno rischiati se non se la sentiranno. In caso di doppio forfeit, il piano di Max è un 4-3-3 con tante novità: mancheranno Pjanic e Cancelo per squalifica, oltre agli infortunati Douglas, Khedira e Cuadrado. Bonucci e Chiellini rifiateranno in panchina, in difesa con i centrali Rugani e Barzagli («È fresco come una rosa», dice Allegri del difensore) ci saranno Caceres a destra e Spinazzola a sinistra; a centrocampo scelte obbligate (Matuidi, Bentancur ed Emre Can). Se uno tra Dybala e Mandzukic ce la farà, uscirà uno tra Spinazzola (con Alex Sandro arretrato) e Matuidi.

Un sogno l’ha realizzato ieri con la prima convocazione nella nazionale argentina. Stasera cercherà di realizzare il secondo: fermare la Juventus. Sono giorni da ricordare per il portiere dell’Udinese Juan Musso, che ieri ha ringraziato il suo club per avergli dato quella visibilità che lo ha portato a diventare un portiere dell’Argentina. «L’Albiceleste è un sogno che avevo da sempre, arrivarci è un passo davvero importante ». Lo farà assieme al suo compagno di club Rodrigo De Paul che si augura di ritrovare nell’Argentina anche Ignacio Pussetto, uomo del momento a Udine: «Deve continuare a fare quello che sta facendo, la chiamata arriverà anche per lui», ha detto De Paul.

OKAKA IN PANCA Tre argentini cercheranno di fare uno scherzetto al loro connazionale più celebre, Paulo Dybala. Giocheranno tutti. Okaka non è al meglio e l’impressione è che Nicola opterà per un attacco leggero, con Pussetto prima punta e De Paul a supporto. L’Udinese arriva a questo appuntamento «impossibile» nelle condizioni ideali: ha vinto due partite di fila e ora ha sette punti sulla terz’ultima in classifica. «Ai miei giocatori – ha spiegato Nicola – ho espresso un solo concetto a inizio settimana. La Juve non ha perso nemmeno una partita in campionato e in questo caso le strade sono due: o vai a Torino a marcare visita, oppure inseguendo un sogno. Ecco, io opto per la seconda opzione».


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