L’Ajax, invece, è in cerca di un’impresa dopo la sconfitta rimediata all’andata ad Amsterdam. Non prenderà parte alla partita il capitano delle Merengues ovvero Sergio Ramos.Il difensore spagnolo sembra abbia rimediato un cartellino giallo che purtroppo lo costringerà a saltare il ritorno con l’Ajax. La Uefa sembra abbia allungato la squalifica di una giornata, considerata intenzionale la sanzione, che è stata rimediata dal giocatore. Sicuramente il Real Madrid parte con i favori del pronostico, ma dovranno comunque difendere il vantaggio e cercare di cancellare la doppia sconfitta maturata nel classico prima in coppa del Re e poi in Liga. Dopo avere conquistato il mondiale per Club a dicembre, il Real Madrid ha come unico obiettivo adesso conquistare la Champions League per poter conservare la panchina se non prossima stagione.
Real Madrid-Ajax, martedì 5 marzo Uefa Champions League: probabili formazioni
Solari sembra essere intenzionato a schierare fin dal primo minuto il tridente offensivo formato da Benzema Bale e Vinicius Junior. A centrocampo invece dovrebbero esserci ancora Modric, Casemiro e Kroos. D’altra parte Ten Hag potrebbe puntare sul 4-2-3-1 con unica Punta Tadic, supportato da David Neres, Van De Beek e Ziyech.
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Nacho, Regullon; Modric, Casemiro, Kroos; Bale, Benzema, Vinicius Junior. Allenatore: Solari
AJAX (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, De Ligt, Blind, Tagliafico; Schone, De Jong; Ziyech, Van De Beek, David Neres; Tadic. Allenatore: Ten Hag
Arbitro: Brych (Germania)
Dove guardare la partita, diretta tv e live streaming
Il match tra Real Madrid ed Ajax in programma per oggi martedì 5 marzo si giocherà a partire dalle ore 21:00. La partita verrà trasmessa dell’emittente satellitare Sky che detiene i diritti della massima competizione Europea Club. Nello specifico, la partita si potrà guardare su Sky Sport 1 ovvero canale 201 del satellite e sul canale 252 del satellite. Si può anche utilizzare l’applicazione Sky Go per poter fruire del match su smartphone, pc e tablet.
Ci sono anche José Mourinho e Julia Roberts in questa vivace vigilia di Real Madrid-Ajax. Gara sulla carta abbordabile per la squadra di Solari, che ad Amsterdam ha vinto 2-1, ma trasformata in una delicata finale dal pessimo stato di salute del Madrid. Che ancora una volta è aggrappato al suo totem, la Champions della quale è padrone da oltre mille giorni e che è chiamata a salvare una stagione sin qui tremebonda, con 13 sconfitte, 6 in casa (tra cui le ultime 3 apparizioni) e 10 partite senza segnare, sacrilegio in una squadra che era una macchina da gol. JULIA ROBERTS Negli ultimi due giorni hanno parlato in tanti attorno alla Casa Blanca, e non sono state parole al vento. José Mourinho, candidato numero uno alla successione di Santi Solari, ha dato pubblicamente la disponibilità per il ritorno in un club che ha definito «iconico». Hanno chiesto della cosa a Solari, che ha risposto con eleganza: «Il Madrid storicamente ha sempre avuto più pretendenti che Julia Roberts».
PIEDIDABACIARE Risate a Valdebebas, unico momento di distensione tra dichiarazioni dolorosamente sincere (Modric) e amaramente dure (Barnett). «Questa generazione di tifosi del Madrid parlerà per anni dei gol di Gareth – ha detto Jonathan Barnett, agente di Bale, fischiatissimo col Barça –. Sinceramente, dovrebbero vergognarsi. Questi tifosi dovrebbero baciargli i piedi». La doppia sconfitta col Barça ha portato a una valanga di menzioni per Cristiano Ronaldo, sin qui sdegnosamente ignorato. Rispetto a un anno fa al Madrid mancano 25 gol, curiosamente il numero di reti segnate fino a questo momento della passata stagione dal portoghese.
IL MANCATO PASSO AVANTI Modric non si è morso la lingua: «Cristiano mancherebbe a qualsiasi squadra e trovare un ricambio è quasi impossibile. La società pensava che altri giocatori potessero coprire la sua funzione. Non un solo uomo, sarebbe stato troppo: lui faceva 50 gol a stagione e non trovi un altro in grado di farlo, ma gli attaccanti nel loro insieme. Alcuni con l’addio di Cristiano dovevano fare un passo avanti, prendersi delle responsabilità. Non voglio fare nomi, ma c’è mancata gente che avrebbe dovuto fare 20, o 15, o 10 reti. La società ha riposto la propria fiducia in altri giocatori come Gareth (Bale, ndr), Asensio, Karim (Benzema, ndr), ha preso Mariano e c’è Vinicius che sta facendo benissimo per l’età che ha. La società ha fatto bene, ha dato fiducia a chi era qui. Le cose non sono andate come si pensava ma bisogna continuare a lavorare e a stare uniti, perché il Madrid torna sempre. Ricordo che nel 2015 non vincemmo nulla e ci davano per morti, e negli anni successivi sapete tutti come è andata. Il Madrid non muore mai». No, si aggrappa alla Champions.