Sigarette elettroniche sotto accusa, maggiore possibilità di ictus e infarto
“Fino ad ora non si sapeva molto sugli eventi cardiovascolari relativo all’uso di sigarette elettroniche. Questi dati sono un vero e proprio campanello dall’allarme e dovrebbero stimolare una maggiore consapevolezza nei confronti delle sigarette elettroniche. Quando il rischio di attacco di cuore aumenta del 55% tra coloro che usano le sigarette elettroniche rispetto ai non fumatori non vorrei che nessuno dei miei pazienti e dei miei familiari le fumasse. Abbiamo anche visto che indipendentemente dalla frequenza d’uso, quotidiana o più sporadica, chi le fuma resta sempre a maggior rischio cardiovascolare”, ha spiegato il professor Mohinder Vindhyal.
Alcune settimane fa un altro studio condotto dai ricercatori dell’università della Tasmania e di Sydney avevano messo sotto accusa la sigaretta elettronica, che scaldano ma che non bruciano il tabacco, sostenendo che queste provocano effettivamente gli stessi danni alle cellule dei polmoni delle sigarette tradizionali. Questi risultati erano stati però contestati dai ricercatori di Philip Morris ma anche da altri scienziati.
Infarto e ictus, come prevenirli?
Per prevenire ictus o infarti uno dei fattori più importanti è sicuramente l’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata. Divenuto ormai popolare è uno studio pubblicato dalla rivista the lancet e nel 2017 dove si è dimostrato come un modo per poter mantenere il cuore giovane e soprattutto allontanare il rischio di ictus e infarto, è agire sui livelli di colesterolo. Nello specifico, c ‘è un modo che arriva direttamente dalla Bolivia e che prevede poca carne e pesce, tanta frutta e verdura, ma anche riso, tanto movimento e poco fumo. E’ sostanzialmente lo stile di vita di coloro che vivono in Bolivia, un popolo che vive con il livello di salute cardiaca migliore al mondo. Nella loro alimentazione c’è poca carne, poco pesce e tutto quello che arriva dall’ agricoltura locale, ovvero mais, radici di manioca e platano, tanta frutta e noci.