Credito d’imposta 2020, cos’è e come funziona


Anche per l’anno 2020 lo stato ha previsto delle leggi che prevedono dei forti sconti di imposta per chi investi in determinati beni i programmi come i software particolarmente tecnologici, in questi casi incentivi sono ancora più alti.
E poi l’impresa si trova al sud o in aree svantaggiate, contributo dello Stato in termini di sconto di imposta arriva quasi a pagare l’investimento effettuato. Perché non Approfittare subito di questo aiuto di Stato? Se sei una buona azienda con discreti fatturati virgole da tempo vuoi rinnovare i tuoi macchinari e le tue attrezzature aziendali approfittane dubito. Con tutte le imposte e le tasse che versi ogni mese rinvii sempre al futuro Questo investimento a tempi migliori.
La legge che vi stiamo spiegando, potrà fare al caso vostro. L’idea che ha spinto lo stato di incentivare questi acquisti, prendendo spunto Dai partner europei è la seguente:
Se si vuole spingere l’economia e la produzione delle imprese, anziché ricorrere agli aiuti Come, prestiti o finanziamenti a fondo perduto molto difficili da controllare, e che, in passato sono state causa di numerose truffe, è meglio sfruttare incentivi automatici, con poca burocrazia e pratica è molto snelle, che vadano a premiare effettivamente chi paga le imposte e che rappresenta la parte sana del tessuto imprenditoriale, in questo modo con norme e procedure semplificate si agevola la crescita delle imprese sane, spingendo dall’altro lato la vendita è la produzione di determinati beni e servizi connessi ai beni acquistati ancor di più per quelli particolarmente innovativi e tecnologici.
In pratica, se tu spendi 100 io ti riconosco una percentuale che va dal 6 fino ad arrivare al 85% di credito, che potrai statale versata, IVA, Ires e contributi. Che significa tutto ciò? se abbiamo fatturati e utili in crescita ogni anno e paghiamo tanti F24, possiamo compensare questi pagamenti con il credito e le somme che avremo destinato al pagamento di imposte, diversamente, utilizzandole Per pagare i beni acquistati, anche ricorrendo a finanziamenti e leasing, che ci consentono di dilazionare la spesa, e quindi evitare di anticiparla

Quali sono questi strumenti legislativi di aiuto?

Cerchiamo di evitare di entrare nel tecnico e di darvi un quadro generale è semplice di cosa potete sfruttare evitando di perdere questa opportunità: viene introdotto per il 2020 un nuovo credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali che sostituisce il super ammortamento e gli iper ammortamenti.
Ecco qualche dettaglio per capire le differenze ed evitare di perdere le agevolazioni
Come soggetti beneficiari possono accedere all’agevolazione tutte le imprese delle aziende, anche quelle regime forfettario, in alcuni casi vi rientrano anche i professionisti. Alle imprese viene chiesto solo di non essere in stato di crisi, e da rispettare le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed il corretto adempimento del versamento nei contributi INPS e INAIL di dei Lavoratori. I beni poi, devono essere acquistati entro il 31 dicembre 2020. Sono esclusi dall’agevolazione le autovetture aziendali, i fabbricati, i beni che hanno un ammortamento al di sotto del 6,5%.
Generalmente tutti i macchinari, gli impianti e le attrezzature aziendali hanno quasi sempre un ammortamento superiore al 6,5% e quindi rientrano tra gli investimenti agevolabili. Sono previste tre tipologie di investimenti:
Abbiamo i beni strumentali e straordinari nuovi, quelli che in passato prevedevano il super ammortamento, si tratta in questo caso di un credito di imposta generale che riguarda quasi tutti beni, con un riconoscimento del 6% dell’importo speso, il credito però, non può essere utilizzato subito ma in 5 anni, a partire dall’anno successivo all’investimento. Questo importo si va ad aggiungere a risparmio fiscale derivante dal normale ammortamento del bene, che per le imprese rappresenta all’incirca un 25% del costo.
Sappiamo quindi, che si è spenderemo 100 per un bene ordinario avremo un contributo in termini di vantaggio fiscale per imposte che non pagheremo un futuro di circa 30%, è come sebbene fosse stato acquistato con uno sconto del 30%, e questo riguarda tutti i beni ordinari che andiamo ad acquistare, mentre per altre tipologie di bene quelli che chiameremo tecnologicamente avanzati, il contributo sarà molto più ampio.

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