Paolo Bonolis fa un’ammissione su Ciao Darwin: “Diventa fondamentale”


Paolo Bonolis nel corso degli anni ha dimostrato di essere un sorprendente autore televisivo, circondato da uno staff unico e raro con il quale è riuscito a ottenere una gran numero di successi. Nel calderone dei progetti meglio riusciti troviamo anche Ciao Darwin, ecco la confessione fatta sullo show.


La vendita dei format

Paolo Bonolis è sempre stato appassionato di televisione e costruzione di programmi televisivi, lo dimostra il fatto che Avanti un altro è un game show che è stato venduto in varie nazioni del mondo e che ancora oggi ha un grandissimo successo sia all’estero che in Italia.

La stessa cosa è avvenuta anche con Ciao Darwin, il programma campione di in cassi nella nostra nazione ma che è stato venduto a ben 12 paesi, come spiegato anche dallo stesso Paolo Bonolis. Solo in Cina non ha trovato il giusto successo perché il format in parte sarebbe stato cambiato, rendendolo così diverso.

Paolo Bonolis fa un’ammissione su Ciao Darwin

Paolo Bonolis è tornato in studio anche per Ciao Darwin ma ammette che, come per il calcio quando si parla dei tifosi, il pubblico è una presenza fondamentale e che cambia in parte quella che è la natura del programma. Il pubblico, dunque, diventa quasi un terzo uomo in campo, capace di influire sia sui concorrenti che anche sul modus operandi del conduttore in studio.

Non a caso, in occasione di un’intervista a TeleSette ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Faccio fatica a immaginare uno show senza pubblico. Lo rivoglio e il prima possibile. Anche perché a Ciao Darwin è fondamentale, ricordo sempre a tutti i presenti in studio che devono fare la trasmissione con me”.

“Ha un sapore così deciso…”

Paolo Bonolis durante l’intervista che ha rilasciato a TV Sorrisi e Canzoni parlando di Ciao Darwin ha avuto modo si di spiegare anche come si allestisce la macchina organizzativa dello show.

Paolo Bonolis raccontando la preparazione del programma ha dichiarato: “Ciao Darwin, è una trasmissione molto complicata da realizzare, ci lavorano 300 persone e quando mi ci metto non faccio altro per sette mesi. E poi perché ha un sapore così deciso e piccante che una bella pausa tra un’abbuffata e l’altra ci vuole”. In seguito, il conduttore e autore di vari programmi televisivi, ha concluso la sua spiegazione tecnica con la seguente affermazione: “Per non stancare il palato dello spettatore. Anzi, per fargli venire l’acquolina in bocca piano piano”.


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