La madre che ha scioccato l’Italia: Alessia Pifferi, una donna diabolica incapace di amare


Alessia Pifferi, la donna che nel luglio 2022 ha lasciato morire la sua piccola figlia Diana di stenti per trascorrere del tempo con il suo fidanzato, è diventata oggetto di violenza da parte delle altre detenute in carcere. Il caso, che ha suscitato grande indignazione, si è riaperto a seguito delle dichiarazioni della Pifferi durante il processo: “Pensavo che il latte bastasse”.


L’aggressione subita da Alessia Pifferi in carcere

Alessia Pifferi ha subito brutali aggressioni durante la sua permanenza in carcere. Tra calci, spinte, sputi e insulti, la donna ha fatto i conti con la rabbia delle altre detenute. Il criminologo Massimo Picozzi ha commentato l’episodio: “Un po’ mi ha sorpreso. La spiegazione che mi sono dato per questa aggressività, questa rabbia, è che questo delitto abbia colpito l’immaginario anche di donne detenute e quindi in qualche misura già indurite dalla vita, ma evidentemente questo è un crimine che ha colpito tutti”.

Le parole dell’amica di Alessia Pifferi

Un’amica di Alessia Pifferi ha espresso la sua opinione riguardo alla tragedia e al comportamento della donna. Secondo lei, Alessia non è pazza, ma diabolica. L’amica ha dichiarato: “Tutte le mamme, anche gli animali mamme, portano i cuccioli appresso. Chi va mai a pensare che questo essere poteva lasciare la bambina da sola, ma chi lo va mai a pensare? Non penso che abbia un problema psichico, sarà un po’ ignorante, però pazza non è, è diabolica. Chiunque anche se ragionasse come una bimba di 5 anni si porterebbe dietro la propria figlia. Una persona di 36 anni adesso la vogliono far passare come scema? Come pazza? Ma anche no! Ma lei sta recitando perché ribalterà tutta la frittata sugli altri”.


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