Una morte improvvisa e incomprensibile ha colpito Roberta Olivieri di Pescara, ex arbitra di calcio di 49 anni, madre di tre figli. La sua vita è stata interrotta da un intervento chirurgico preventivo.
Roberta è deceduta domenica all’ospedale di Frosinone dopo un’operazione per rimuovere un groviglio di vasi sanguigni che collegano vene e arterie. Questa malformazione comportava un rischio di ictus emorragico, e Roberta aveva coraggiosamente deciso di sottoporsi all’intervento per garantirsi un futuro più sereno. Tuttavia, l’intervento si è rivelato più complicato del previsto, causando un’emorragia cerebrale che ha portato alla decisione di mettere la paziente in coma farmacologico.
Le sue condizioni sono rimaste critiche fino a due giorni fa, quando, con il consenso della famiglia, i medici hanno scelto di spegnere i macchinari che tenevano in vita il cuore della 49enne. In un gesto di grande generosità, i suoi organi sono stati donati per dare speranza ad altre persone.
Roberta Olivieri lascia un vuoto immenso nella vita della sua famiglia, composta dal marito Danilo e dai loro tre figli: Matilde, Leandro e Maddalena. Il marito ha espresso il suo dolore e la sua determinazione a crescere i loro tre figli. Lutto profondo anche per i genitori di Roberta, Maria e Lucio, e per il fratello Davide.
Amici e colleghi ricordano Roberta come una persona buona, sincera e sempre sorridente. La sua generosità ha toccato la vita di molte persone, e la sua decisione di sottoporsi all’intervento era motivata dalla responsabilità verso i suoi figli. La camera ardente è stata allestita per chi volesse rendere omaggio a Roberta presso la Dimora del Silenzio di Montesilvano, e i funerali si terranno domani presso la parrocchia di San Giovanni Battista e San Benedetto Abate a Pescara.
La morte di Roberta Olivieri rappresenta una perdita incolmabile per la sua famiglia e la comunità, che si stringono nel dolore e nella speranza che possa riposare in pace.