“Avrei detto di peggio,” Mauro Corona non fa sconti: critica aspra al giornalista di Repubblica che rideva durante il discorso di Orsini


Nell’ultima puntata di “È sempre Cartabianca”, Mauro Corona ha espresso netto dissenso verso il comportamento di Stefano Cappellini, critico su commenti fatti riguardo la guerra in Ucraina.


Nel corso dell’ultimo episodio di “È sempre Cartabianca”, programma di approfondimento giornalistico condotto da Bianca Berlinguer, si è assistito a momenti di forte tensione. Mauro Corona, presenza costante nel talk show, ha apertamente criticato Stefano Cappellini, giornalista di Repubblica, per la sua reazione durante una discussione sulla guerra in Ucraina.

Scintille in Diretta

Il confronto è nato quando, in una delle recenti puntate, si è discusso delle dichiarazioni del professore Alessandro Orsini, esperto di sociologia del terrorismo internazionale, il quale aveva affermato che Kiev aveva già perso il conflitto. La reazione di Cappellini, un sorriso in risposta a queste gravi affermazioni, non è passata inosservata e ha scatenato la reprimenda di Corona. “Ho grandissima stima per lui, è un uomo pacato, ma ha fatto una cafonata maleducata,” ha dichiarato Corona, critico verso chiunque rida mentre qualcun altro parla, etichettandoli come maleducati. Queste parole hanno trovato il consenso del pubblico, che ha risposto con un applauso.

La conduttrice Berlinguer ha intervenuto, sottolineando l’importanza della vigilanza in onda, a cui Corona ha risposto enfatizzando la necessità di educazione e rispetto reciproco. “Non serve essere vigili, basta essere educati e ascoltare. È stato un gesto di cinismo rosso,” ha aggiunto lo scrittore, visibilmente contrariato dal sarcasmo di Cappellini.

Il Ringraziamento del Professore Orsini

In seguito alla vicenda, il professor Orsini ha voluto esprimere il suo ringraziamento a Corona per il sostegno ricevuto, rivelando che Cappellini ha deciso di non partecipare più a future dirette insieme a lui. “Sono molto dispiaciuto,” ha commentato Orsini, rimarcando quanto gli dispiaccia dover distogliere tempo ai suoi studi per affrontare questi episodi.

L’incidente ha evidenziato non solo le tensioni che possono emergere in un programma di dibattito televisivo, ma anche l’importanza del rispetto delle diverse opinioni in un contesto pubblico. La discussione ha sollevato questioni non solo di decoro professionale, ma anche di come i media trattano e reagiscono a temi di grave importanza come quello della guerra.


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