Inna e Alexander, madre e figlio, hanno perso la vita in un tragico frontale con un tir sulla “statale maledetta”


La statale 100, un tratto notoriamente pericoloso in provincia di Taranto, è stata teatro di un altro devastante incidente ieri pomeriggio, che ha tragicamente strappato la vita a Inna Aprilova, 41 anni, originaria della Bulgaria, e a suo figlio Alexander, di soli 12 anni. L’incidente è avvenuto vicino allo svincolo per San Basilio, un’area già nota per precedenti incidenti gravi, non lontano dal ristorante Sala Azzurra.


Durante il tragico evento, che ha coinvolto un’auto e un mezzo pesante, le vittime sono morte sul colpo. Il padre di Alexander, un 37enne operaio della Leonardo di Grottaglie, e l’autista del camion sono rimasti gravemente feriti. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre le vittime dalle lamiere contorte dei veicoli coinvolti.

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza della SS 100, che nonostante gli annunci di piani per migliorare la sicurezza stradale, non ha visto interventi sufficienti. Le proposte includevano la riduzione delle corsie da quattro a tre e l’installazione di autovelox, ma queste misure sono state ritenute insufficienti. Il deputato pugliese del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, ha esortato a un’azione immediata: “C’è immediatamente bisogno delle risorse necessarie per mettere in sicurezza la SS 100, soprattutto nella tratta in prossimità di Taranto.”

La comunità locale è stata profondamente scossa da questa tragedia. Il sindaco di Palagiano ha espresso il suo dolore e quello della comunità per la perdita di una giovane madre e suo figlio, sottolineando la necessità urgente di interventi sulla strada che “ha già distrutto troppe vite”. Il piccolo Alexander, appassionato di calcio e portiere nell’under 12 dell’Asd Calcio Bari, è stato ricordato per il suo spirito gioioso e la sua passione per lo sport.

I social media sono stati inondati di messaggi di cordoglio, con la comunità locale e i compagni di squadra di Alexander che hanno espresso la loro tristezza e il loro supporto alla famiglia colpita. L’incidente non solo ha lasciato una comunità in lutto ma ha anche rinnovato l’urgenza di riforme per prevenire future tragedie su una delle strade più pericolose della regione.

L’incidente sulla SS 100 sottolinea la necessità critica di interventi infrastrutturali e di sicurezza stradale che possano proteggere efficacemente i cittadini. La perdita di vite umane non può più essere vista come un inevitabile collaterale di una rete stradale inadeguata, e le autorità sono chiamate a rispondere con azioni concrete per evitare che simili tragedie si ripetano.


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