Nel recente caso della madre di Torino, quest’ultima, permettendo al padre di frequentare il figlio solo tre volte in due anni e mezzo, al di là delle giustificazioni adottate, ha commesso una grave inadempienza che ha comportato, per la Cassazione, un grave pregiudizio per il minore, e bene ha fatto, quindi, il giudice di primo grado a condannare il genitore inadempiente a pagare un risarcimento di euro 5 mila. E la pronuncia non è isolata. Il Tribunale di Roma ha condannato il genitore collocatario a risarcire 30 mila euro attesa la sua “elevatissima” disponibilità economica poiché aveva acuito, denigrando e sminuendo l’altro genitore, il suo rapporto conflittuale con il figlio adolescente anziché adoperarsi per riavvicinare i due. Il concetto espresso dalle sentenze esaminate è: non basta “fare finta” di agevolare il rapporto tra il figlio e l’altro genitore, ma bisogna intervenire perché questo sia il più sereno possibile, altrimenti il Tribunale può sanzionare chi, con il suo comportamento, ha causato un pregiudizio al minore.