Paolo Bonolis, clamoroso: è pronto a lasciare Mediaset per la Rai?


Davvero Mediaset è a un passo dal divorzio da Paolo Bonolis? Secondo le insistenti indiscrezioni di questi giorni, sì. Il conduttore avrebbe deciso di non rinnovare il contratto in scadenza il 31 dicembre 2021 con la tivù del Biscione.


Nel futuro del presentatore ci sarebbe ancora una volta la Rai, dove, nel 1980, è cominciata la sua carriera. Dalla porta di Viale Mazzini, poi, è uscito e rientrato tre volte in venticinque anni. Per il volto di Canale 5, ora in onda ogni pomeriggio con Avanti un altro!, si prospetta la Domenica in del 2022: Mara Venier ha lasciato intendere più volte che la sua conduzione del programma non è a tempo indeterminato. E Bonolis sarebbe il sostituto perfetto di Zia Mara, vista la sua verve scherzosa e la capacità di spaziare tra il serio e il faceto.

Domenica in non è l’unica prospettiva di Bonolis: per lui, l’anno prossimo, potrebbero aprirsi anche le porte del Festival di Sanremo. Un altro ritorno, dopo le edizioni presentate nel 2005 e nel 2009.

C’è poi l’ipotesi Affari tuoi, programma più affine alle inclinazioni di Bonolis, nato proprio con lui nel 2003 e arrivato subito al successo. Fan-ta tv? Può darsi. Eppure, a volte, le voci diventano realtà. E poi, finora, nessuno ha smentito l’addio a Mediaset.

Piuttosto, ci si chiede che cosa avrebbe portato alla rottura. Le ragioni del possibile addio, nell’aria da un anno, sarebbero molteplici: innanzitutto le incomprensioni tra Bonolis e i vertici Mediaset emerse già nel 2020, quando Canale 5 ha deciso di non trasmettere, durante la prima fase della pandemia, le nuove puntate registrate di Avanti un altro!

La reazione di Paolo era passata da un asettico «non capisco» a un ironico e pungente commento: «Dato che mandano le stagioni a ritroso, si assiste a questo fenomeno buffo che ringiovanisco ogni giorno un po’, alla maniera del Benjamin Button del film.

Di questo passo arriveranno le repliche di Bim bum barn e, se ci fosse, del filmino della mia nascita». Parole che non sarebbero piaciute ai vertici di Mediaset che, tuttavia, non può permettersi grandi colpi di coda verso il Re Mida di Canale 5, l’uomo capace di fare grandi ascolti con tutti i suoi programmi: obiettivo che, probabilmente, riuscirà a centrare anche con la nuova stagione di Avanti un altro! appena cominciata e con gli speciali in onda la sera a partire dall’ll aprile.

Ma potrebbe anche essere stata Mediaset a chiamarsi fuori e a non voler rinnovare il contratto d’oro del conduttore romano: quasi dieci milioni di euro l’anno, una cifra che lo rende il più pagato di Cologno Monzese. In tempi di crisi, le reti della famiglia Berlusconi magari preferiscono risparmiare e puntare invece su Enrico Papi, forse meno popolare ma certamente altrettanto brillante. Si dice, infatti, che il conduttore di Tv8 potrebbe tornare a Mediaset già nei prossimi mesi.

Intanto nel futuro di Bonolis un punto resta fermo: la voglia di cambiare registro, di spaziare per dar fondo alla sua poliedricità, dimostrata -per esempio – dalla parte nel nuovo film di Tom e Jerry uscito in digitale in questi giorni. Ma, escursioni nel mondo del cinema a parte, il progetto cui Bonolis tiene di più rimane Il senso della vita, andato in onda su Canale 5 dal 2005 al 2008 e poi nel 2011. Questo sì è il programma che gli piacerebbe rimandare in onda. Su quale rete, resta ancora da capire.

Ma qualunque scenario si ponga all’orizzonte, Bonolis non ha certo l’ansia di restare incollato al video. In fondo ha accumulato un’autentica fortuna. E poi le sue grandi soddisfazioni se l’è già prese, tanto da entrare nell’Olimpo della Tv. Ecco perché, due anni fa, Paolo aveva dichiarato di essere addirittura pronto per la pensione. «Recupero con maggiore fatica rispetto a vent’anni fa. Non sento la necessità morbosa di esserci, tanto che tra un paio di anni vorrei fermarmi, perché non sono più contemporaneo.

Parlo un linguaggio analogico in un mondo digitale. Non uso il computer, ho un cellulare vecchio, sono cresciuto in un’epoca che si avvitava sulle ideologie». Parole che oggi, alla luce delle indiscrezioni sull’addio a Mediaset, tornano d’attualità e acquisiscono un peso particolare. Chissà che Paolo non approfitti della scadenza contrattuale per diventare un battitore libero della televisione. Oppure per andare in pensione.


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