Il parroco “litiga” col 118 e chiude la strada, Casoria perde la postazione delle ambulanze



Cinque anni fa Casoria ha perso la sua postazione del 118: le ambulanze sono state trasferite nella vicina Arzano. L’epilogo di questa storia è iniziato nel 2017 quando l’Asl Napoli 2, il parroco della parrocchia San Paolo di via Don Luigi Sturzo e, naturalmente, il Comune di Casoria hanno lottato per trovare una collocazione alternativa per le ambulanze all’interno del territorio casoriano. Il 19 luglio 2019, una comunicazione dell’Asl affermava che gli equipaggi presi di Casoria ufficiale 1 avrebbero preso servizio presso la stazione di Arzano fino a nuovo ordine.



Don Giuseppe De Vincentis, tornato da una missione con la congregazione salesiana in Albania, ha iniziato una relazione con un autista di ambulanza in un ospedale di Casoria, in Italia. “Al mio arrivo”, scrive il sacerdote in una lettera aperta, “ho notato che in un cortile adiacente alla parrocchia passava un’ambulanza del 118, che partiva da un locale interno all’Asl Napoli 2 di Casoria. Oltre al passaggio dell’ ambulanza, alloggi sistematicamente a parcheggiare alcune auto del personale in presso l’Asl di Casoria, e lo stesso personaleva di chiavi e telecomando per l’accesso pedonale al cortile in questione. ‘onestà documentale di questa situazione e ne ho rilevato tutta l’irregolarità”.

L’11 febbraio 2022, il parroco di Casoria scrisse in una lettera aperta al consiglio comunale che una nuova sede per il trasferimento della pandemia di Covid sarebbe stata trovata nell’area dell’ex macello. Il trasferimento, tuttavia, non ebbe mai luogo e la pandemia rallentò nuovamente le cose. Un mese dopo, l’11 marzo 2022, continuato nella stessa lettera: tutto sarebbe stato completato entro un mese.

Seguono nuovi solleciti alla Regione Campania e alle istituzioni, una quindicina di Pec, che portano ad una nuova rassicurazione: la situazione si sarebbe risolta entro il 20 giugno 2022. E, quindi, l’ultimatum del sacerdote: “Mi assumo la responsabilità di tutte le conseguenze che verranno dalla scelta di chiudere definitivamente l’accesso all’ambulanza il 20/07 per continuare i lavori già cominciati nell’area in questione per garantire gratuitamente spazio vitale ai ragazzi che ogni giorno vengono a passare in modo sano il loro tempo nei nostri cortili, sperando che ognuno a livello istituzionale si assuma le proprie responsabilità“.



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