Roma: Insulti e persecuzione sui social alla compagna di classe



Un provvedimento contro le condotte vessatorie

Un ragazzo di una scuola superiore a Roma è stato colpito da un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Roma. La richiesta di intervento è stata presentata al Commissariato Celio e successivamente trasmessa alla Divisione Polizia Anticrimine. Il giovane aveva preso di mira una compagna di classe, rivolgendo insulti e frasi offensive sia in presenza degli altri studenti che attraverso messaggi sulla chat di classe.



Insulti e offese costanti

Il ragazzo ha iniziato con insulti e offese dirette, ma presto ha ampliato le sue condotte negative inviando messaggi denigratori via WhatsApp. Nonostante un’altro studente gli abbia chiesto di smettere e comportarsi in modo rispettoso, ha continuato a prendere di mira la vittima, attaccandola per il suo aspetto fisico e i tratti somatici.

Il disagio e la decisione di cambiare scuola

La ragazza, provando un forte malessere psico-fisico, ha chiesto alla madre di cambiare scuola, spiegando solo di recente i motivi del suo disagio. La madre, preoccupata per il profondo sconforto in cui era caduta la figlia a causa del bullismo del compagno di classe, ha informato il Dirigente Scolastico e ha presentato un’istanza di ammonimento presso il Commissariato “Celio”, allegando i messaggi denigratori.

L’ammonimento del Questore di Roma

La Divisione Anticrimine ha valutato attentamente la documentazione e, ritenendo esistenti gli elementi per un ammonimento per cyberbullismo, ha adottato il provvedimento, che è stato poi firmato dal Questore di Roma. Il ragazzo è stato convocato insieme alla madre presso gli uffici di Polizia, dove gli è stato fatto riflettere sulla gravità della sua condotta. Gli è stato richiesto di cancellare tutti i commenti e le riproduzioni relativi alla minore dal suo telefono e da qualsiasi altra memoria o archivio, compresi i social network, e di non pubblicare nulla su di lei senza il suo consenso espresso.

Il Protocollo Zeus per la riflessione e il recupero

Con l’approvazione del genitore, il ragazzo ha anche aderito al Protocollo Zeus. Questo programma gli permetterà di accedere a un ciclo di colloqui gratuiti con un team di professionisti del CIPM Lazio. Durante questi colloqui, avrà l’opportunità di riflettere e ricostruire emotivamente e cognitivamente gli eventi che lo hanno portato a comportamenti prevaricatori, comprendendone il danno sociale e la loro lesività.



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