Chi erano Inna Aprilova e suo figlio Alexander, di 12 anni, deceduti nello schianto sulla Taranto – Bari


Un tragico incidente stradale ha mietuto le vite di Inna Aprilova, 41 anni, e di suo figlio Alexander, di soli 12 anni, sulla Statale 100 vicino a Taranto. L’incidente è avvenuto ieri, martedì 16 aprile, intorno alle 16:15 nei pressi di San Basilio, a ridosso dell’area di sosta della Sala Azzurra. La dinamica del sinistro è ancora sotto indagine, ma il problema della sicurezza su questa strada, spesso denominata “la strada della morte”, è una preoccupazione di lunga data per i residenti.


Secondo le informazioni raccolte, un tir e l’automobile in cui viaggiavano madre e figlio si sono scontrati fatalmente, lasciando entrambi i passeggeri senza scampo. La famiglia, residente a Marina di Chiatona, è stata strappata alla vita in pochi istanti. Il padre del ragazzo, un 37enne operaio della Leonardo di Grottaglie, e l’autista del camion coinvolto nell’incidente, sono stati entrambi feriti e attualmente ricoverati a Castellaneta.

I carabinieri della compagnia di Massafra, sotto la guida del maggiore Quintino Russo, stanno conducendo indagini approfondite per chiarire le circostanze esatte dell’incidente. Sul posto, sono intervenuti prontamente anche i vigili del fuoco e il personale del 118, ma nonostante gli sforzi, la vita di madre e figlio non è stata salvata.

Alexander era un giovane promettente, giocatore nell’under 12 dell’Asd Calcio Bari e studente all’istituto Giovanni XXIII di Palagiano. La madre, Inna, era una fervente sostenitrice delle attività del figlio, condividendo spesso momenti dei suoi match sui social media, testimoniando il forte legame tra i due.

La Statale 100 è tristemente nota per essere un punto nero per la sicurezza stradale, con molteplici incidenti mortali registrati negli anni. Solo a marzo del 2024, tre giovani hanno perso la vita e una famiglia di tre persone è stata ferita gravemente nello stesso tratto. Meno di quattro mesi fa, un altro grave incidente ha causato la morte di quattro persone, inclusi tre militari. Da inizio anno, le vittime registrate su questa strada, tra feriti e deceduti, ammontano a nove.

Questi continui incidenti sottolineano la drammatica necessità di miglioramenti urgenti nella sicurezza stradale sulla Statale 100, una richiesta che i residenti e le autorità locali avanzano da tempo, sperando di trasformare questa “strada della morte” in un percorso più sicuro per tutti.


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