Strage a Palermo, Barreca non mostra pentimento: “Mia moglie è stata vittima del male, fortunatamente sono arrivati i ‘fratelli di Dio’.”



A distanza di giorni dalla tragica strage di Altavilla Milicia, Giovanni Barreca, detenuto in carcere per gli omicidi di sua moglie e dei suoi due figli, sembra ancora essere vittima dei suoi deliri mistici. Il suo avvocato, Giancarlo Barracato, ha reso pubbliche le prime parole che Barreca gli ha rivolto, evidenziando una condizione che rende difficile ogni tentativo di comunicazione e strategia difensiva.



Le Parole Dal Carcere: Un Quadro Inquietante

Barreca, durante i colloqui con il suo avvocato, ha manifestato un pensiero distorto, riferendo di aver “debellato il demonio” e di non rendersi conto della sua attuale situazione detentiva. Questo stato di alterazione mentale preoccupa il suo difensore, il quale sta considerando la possibilità di richiedere una perizia psichiatrica per valutare la sua condizione psicologica.

Nonostante Barreca sembri essere consapevole della perdita dei suoi cari, attribuisce la loro morte alla presunta influenza demoniaca, asserendo di essere stato “aiutato” da Massimo e Sabrina, i cosiddetti “fratelli di Dio”. Questa prospettiva distorta della realtà complica ulteriormente il quadro investigativo e legale, gettando ombre sulla sua responsabilità e sulle dinamiche della strage.

L’avvocato di Barreca si trova di fronte a una sfida senza precedenti, con il cliente in uno stato di confusione mentale che rende difficile la costruzione di una strategia legale efficace. Le parole criptiche e fuori contesto di Barreca complicano ulteriormente il processo difensivo, portando l’avvocato a esprimere apertamente le sue preoccupazioni riguardo alla lucidità del suo assistito.

Il caso di Giovanni Barreca e la strage di Altavilla Milicia continuano a suscitare interrogativi e inquietudini, con il protagonista stesso immerso in un mondo di deliri mistici che ne offuscano la capacità di comprensione e ragionamento. L’evoluzione di questa vicenda rimane da seguire attentamente, con l’attenzione rivolta sia agli sviluppi legali che alla comprensione psicologica del suo stato mentale.



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