La recente affermazione di Enrico Brignano, che ha descritto i veneti come una “massa di ‘mbriaconi”, ha scatenato una reazione di indignazione tra i membri della Lega appartenenti alla Commissione di Vigilanza Rai. In una nota congiunta, i deputati Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Stefano Candiani, Elena Maccanti, Clotilde Minasi ed Elena Murelli hanno espresso il loro disappunto per quella che considerano una “rappresentazione falsa e macchiettistica” di una delle regioni più produttive d’Italia.
I parlamentari leghisti hanno aperto la loro dichiarazione sottolineando l’inopportunità della battuta: “Non sappiamo se la battuta di Brignano sui veneti, con allusioni al fatto che siano una ‘massa di ‘mbriaconi’, abbia fatto divertire qualcuno. Per quanto ci riguarda siamo sconcertati e indignati.” Questa affermazione mette in evidenza non solo il contenuto della battuta, ma anche il contesto in cui è stata pronunciata, ovvero un programma della Rai, servizio pubblico finanziato dai contribuenti.
Un aspetto critico sollevato dai deputati riguarda il fatto che il Veneto è una regione che contribuisce significativamente, attraverso il pagamento del canone, al finanziamento della televisione pubblica. “Una quota importante compartecipa con il canone a tenere accesi i ripetitori dell’azienda di Servizio Pubblico”, hanno ricordato i parlamentari, evidenziando l’assurdità di un servizio pagato dai cittadini che poi li deride.
Le polemiche non si sono fermate alla battuta di Brignano. Un altro punto di critica è stata la reazione della conduttrice Mara Venier, originaria del Veneto, che non ha preso le distanze dalle affermazioni del comico. “Fa male sentire la conduttrice (veneziana) non prendere le distanze da simili affermazioni,” hanno sottolineato i membri della Lega. Questo episodio si inserisce in un contesto già difficile per Domenica In, che celebra quest’anno il cinquantesimo anniversario. Gli ascolti sono stati bassi e ci sono stati problemi di intesa con altri conduttori, come Teo Mammucari, rendendo la situazione ancora più delicata.
La Lega ha anche collegato la polemica della battuta a una critica più ampia nei confronti della programmazione della Rai, affermando: “Le motivazioni del calo degli ascolti vanno ricercate nella banalità dei programmi che si mandano in onda.” Questa affermazione trasforma la polemica sulla battuta in un atto d’accusa nei confronti della linea editoriale della televisione di Stato, indicando una mancanza di qualità e innovazione nei contenuti proposti.
L’intervento dei parlamentari leghisti si inserisce in un dibattito più ampio sulla rappresentazione delle diverse regioni italiane nei media e sul ruolo della televisione pubblica nel riflettere la realtà del Paese. Il Veneto, noto per la sua economia fiorente e il contributo significativo al bilancio nazionale, merita, secondo i rappresentanti della Lega, una rappresentazione più rispettosa e realistica.
L’episodio ha riacceso il dibattito su come i comici e i presentatori dovrebbero affrontare le questioni regionali, specialmente quando si trovano in posizioni di visibilità pubblica. La responsabilità di un servizio pubblico come la Rai implica un certo grado di sensibilità nei confronti delle diverse culture e identità regionali, e le affermazioni di Brignano sono state percepite come un passo indietro in questo senso.



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