Ieri sera, martedì 30 settembre 2024, il programma di approfondimento politico Porta a Porta ha visto un acceso confronto tra il conduttore Bruno Vespa e Tony La Piccirella, portavoce della Global Sumud Flotilla. L’argomento della discussione era la missione umanitaria che si sta avvicinando a Gaza, con le navi posizionate a poche ore dalle 150 miglia dalle coste della Striscia. Il dibattito ha preso una piega accesa quando Vespa ha lanciato un attacco diretto a La Piccirella, accusandolo di non avere a cuore le sorti della popolazione di Gaza.
Il momento cruciale dell’intervista è arrivato quando Vespa ha sollevato la questione della proposta avanzata dal cardinale Pierbattista Pizzaballa, che suggeriva di consegnare gli aiuti umanitari a Cipro. In questo contesto, Vespa ha chiesto a La Piccirella se si fidassero del cardinale, ricevendo una risposta affermativa. Questo ha fornito al conduttore l’opportunità di incalzare ulteriormente: “E allora se vi fidate perché non gli date gli aiuti? Lui ha detto lasciateli a Cipro e li prendiamo noi.”
La risposta di La Piccirella, che ha giustificato la posizione della Flotilla affermando che la proposta non era conforme alla missione, non ha soddisfatto Vespa, il quale ha ribattuto: “Quelli prendevano gli aiuti e li portavano ai ‘poveracci’ di Gaza.” Questo scambio ha evidenziato le divergenze tra le due posizioni, con Vespa che ha messo in discussione l’efficacia e l’intento reale della missione umanitaria.
La tensione è aumentata ulteriormente quando La Piccirella ha dichiarato che l’obiettivo della Flotilla era quello di stabilire un canale diretto con Israele. A questo punto, Vespa ha accusato il portavoce di non preoccuparsi realmente delle persone in difficoltà, affermando: “E allora vi posso dire che NON VE NE FOTTE NIENTE delle persone che sono lì? A voi interessa aprire un canale con Israele che Israele non avrebbe mai aperto.” Questa affermazione ha sollevato un’ondata di polemiche, mettendo in discussione le vere motivazioni dietro l’iniziativa.
La Piccirella ha tentato di rispondere richiamando il diritto internazionale e il comportamento dei paesi civili, ma Vespa ha interrotto il collegamento, concludendo con un sarcastico “buona navigazione”. Questo gesto ha suscitato indignazione tra i sostenitori della Flotilla, i quali hanno ritenuto inaccettabile l’interruzione brusca del dibattito, negando a La Piccirella la possibilità di difendere le sue posizioni.
Le reazioni sui social media sono state immediate e contrastanti. I sostenitori della missione umanitaria hanno criticato l’aggressività di Vespa e l’uso di termini come “poveracci”, considerato offensivo nei confronti della popolazione di Gaza. Molti hanno espresso il loro disappunto per la scelta di interrompere il collegamento, ritenendo che ciò avesse impedito un confronto equo e rispettoso.
Il dibattito ha messo in luce le tensioni esistenti attorno alla questione di Gaza e alla legittimità delle iniziative umanitarie in corso. La missione della Global Sumud Flotilla ha come obiettivo quello di portare aiuti a una popolazione in difficoltà, ma le modalità e le strategie adottate sono oggetto di accesi dibattiti. La proposta di Pizzaballa di trasferire gli aiuti a Cipro ha aperto un ulteriore capitolo di discussione sulla migliore strategia per garantire l’assistenza umanitaria.
“I poveracci di Gaza”.
“Non ve ne fotte niente di dare gli aiuti alle persone”.Con una sfrontatezza inaccettabile Vespa aggredisce in diretta Tony La Piccirella, portavoce della Global Sumud Flotilla, disprezzando i gazawi e riducendo la missione a una sgradevole rogna per la… pic.twitter.com/rFdJMOZSDE
— Gisella Ruccia 🇵🇸 (@gisellaruccia) September 30, 2025



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