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Grande Fratello, il debutto che ha fatto infuriare: Simona Ventura e i concorrenti nel caos



“Che disastro.” Ragazzi, il ritorno del Grande Fratello 2025 con Simona Ventura? Non basta il popcorn per reggere, giuro. Gente senza peli sulla lingua, e pure i critici non si sono trattenuti. Il tipo del Corriere della Sera, il giorno dopo la prima puntata (oh, quasi 3 milioni incollati davanti alla tv, eh), ha sparato a zero: “Inguardabile.” Addirittura l’ha chiamata “parodia di se stesso”. Mica male come insulto.



Secondo lui, Signorini ha praticamente succhiato via tutto quello che aveva reso il programma un fenomeno. Tipo, “esangue” e “vampirizzato” sono le sue parole – e alla fine, resta solo una scatola vuota. Questa nuova edizione? Una caricatura, manco ci provano più a nasconderlo. Pare la versione sbiadita di un mito anni Duemila.

E poi, Simona Ventura. Povera Simona, non se la passa meglio. Ogni volta che tira fuori “resilienza” o butta lì “tanta roba”, il critico dice che sembra sotto sotto presa in giro dai Gialappa’s Band. Siamo a livelli di “Ultimo tango a Zagarolo” senza genio, o “Arriva Dorellik” senza Dorelli. Insomma, ironia tagliente come una lametta.

Ai tempi d’oro, il Grande Fratello era una figata – gente comune diventava famosa dall’oggi al domani, sembrava quasi una cerimonia di passaggio. Oggi? Un circo sgangherato, popolato da personaggi che sembrano usciti da una setta del “credici sempre e comunque”. Un laboratorio dell’errore, altroché.

La sentenza finale del critico è una mazzata: l’unico motivo per tenerlo in vita sarebbe farne una parodia vera e propria. Una roba che, se fossi Simona Ventura, mi farebbe venire voglia di cambiare mestiere.



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