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Emilio Fede, il ricordo di Enrico Mentana: “Anchorman 20 anni prima di Berlusconi”



Il mondo del giornalismo italiano perde una figura storica: Emilio Fede, ex direttore del TG4, è scomparso oggi all’età di 94 anni. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni, portando al triste epilogo. La notizia ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio da parte di colleghi e personalità del mondo dell’informazione.



Tra i primi a rendergli omaggio c’è stato Enrico Mentana, direttore del TGLa7, che ha affidato a Instagram un ricordo personale e professionale dell’uomo che ha segnato la storia dei telegiornali italiani. Mentana ha condiviso una foto di Fede accompagnata da un lungo messaggio, in cui ha ripercorso i momenti salienti della loro conoscenza e collaborazione.

“Se ne è andato Emilio Fede, e tanti, anche solo per ragioni di età, ne ricorderanno solo il crepuscolo professionale e giudiziario. Sarebbe sommamente ingeneroso,” ha scritto Mentana, sottolineando l’importanza di non limitarsi agli episodi più recenti della carriera di Fede, ma di considerare il suo impatto sul giornalismo italiano. Il direttore del TGLa7 ha ricordato il primo incontro con Emilio Fede nel 1980, quando quest’ultimo era già un volto noto dell’informazione televisiva.

“Vent’anni prima di Berlusconi e del TG4, era già l’anchorman più conosciuto dei tg italiani. L’ho incontrato al TG1 nel 1980, e le nostre vite professionali si sono intrecciate a più riprese. L’ho avuto anche come direttore nel 1982, un’era geologica fa,” ha aggiunto Mentana, evidenziando come le loro strade si siano incrociate in diverse occasioni.

Nel suo messaggio, il giornalista ha anche riconosciuto il ruolo innovativo di Fede nel panorama televisivo italiano: “Facemmo poi, nello stesso gruppo, telegiornali completamente diversi, ma con gli occhi di oggi potrei dire che sdoganò un genere ormai ampiamente diffuso, quello dei programmi giornalistici apertamente schierati.” Pur ammettendo che le loro scelte professionali li abbiano spesso portati su percorsi divergenti, Mentana ha sottolineato la lealtà di Fede: “Non fu mai sleale. Il resto è storia che abbiamo raccontato negli ultimi 15 anni.”

Oltre al tributo di Mentana, anche altre personalità hanno espresso il loro dolore per la perdita del giornalista. Tra i commenti sotto il post Instagram spicca quello di Elisabetta Canalis, che ha scritto: “Riposa in pace Direttore.”

Un altro omaggio significativo è arrivato da Daniele Capezzone, direttore del quotidiano Libero. Con un tweet pubblicato sulla piattaforma X (ex Twitter), Capezzone ha descritto Emilio Fede come un “giornalista di razza, con un senso innato della notizia e della diretta.” Nel suo messaggio, il direttore ha anche difeso il collega dalle critiche e dalle ironie che spesso lo hanno accompagnato negli ultimi anni: “Auguro a molti di quelli che si sono permessi o si permetteranno di fare risatine su di lui di avere un grammo di quel suo speciale talento.”

La carriera di Emilio Fede è stata lunga e complessa, segnata da successi ma anche da momenti controversi. Prima di diventare il volto storico del TG4 sotto la guida di Silvio Berlusconi, Fede aveva già costruito una solida reputazione nel mondo dell’informazione. Dagli esordi al TG1 fino alla direzione del TG4, il giornalista ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama televisivo italiano.

La sua figura è stata spesso al centro dell’attenzione mediatica, sia per la sua attività professionale sia per vicende giudiziarie che hanno caratterizzato gli ultimi anni della sua vita. Nonostante ciò, molti colleghi e osservatori riconoscono il suo talento e la sua capacità di innovare il linguaggio televisivo.



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