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Schianto in A4 tra auto e camion, Elisa muore a 22 anni. Il fidanzato: “Ti amerò per sempre”



Aveva solo 22 anni, Elisa Noventa. Troppo giovane, davvero—ed è assurdo scrivere una cosa così, ma succede. Era venerdì 5 settembre, su quel tratto maledetto dell’autostrada A4 tra Verona Est e Verona Sud, direzione Milano. Un attimo prima sei in macchina con un amico, poi tutto si spegne.



Elisa era seduta accanto a un amico, 25 anni, al volante. Nessuno ha ancora capito perché, ma la macchina è finita dritta contro un camion fermo in piazzola. Un botto tremendo. I soccorsi sono arrivati subito, ambulanza, automedica, pure i vigili del fuoco di Caldierona. Ma per lei era già troppo tardi, niente da fare. L’hanno solo potuta dichiarare morta.

La dinamica? Mah, ancora un mistero. La polizia stradale sta lavorando sui rilievi e sulle indagini, ma intanto resta solo il vuoto. Il ragazzo alla guida, pisano, se l’è cavata con delle ferite—codice giallo, niente di gravissimo, pare. È finito a Borgo Trento.

Elisa viveva in Toscana, ma veniva da Rezzato, nel Bresciano. Sui social un’ondata di dolore. Il papà posta una foto con lei e scrive: “Ti amo!!! Ciao, amore del papà!” E il fidanzato non riesce a farsene una ragione, pubblica foto di loro due felici e promette: “Non smetterò mai di amarti e di cercarti. Ci rivedremo, te lo giuro, piccolina.” Fa male leggere certe cose.

C’è pure chi, sconvolto, sperava fosse solo un brutto sogno: “Ho sperato fosse un incubo, ho sperato si fossero sbagliati… Ciao, bellissima creatura, fai buon viaggio.”

E niente, certe notizie ti lasciano lì, con un groppo in gola e poche parole che abbiano senso.



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