​​


Scoppia la polemica sui clandestini: il sindaco PD di Roma sotto attacco, “Prendeteli a casa vostra!”



Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha recentemente lanciato un’iniziativa che invita i cittadini a ospitare migranti gratuitamente nelle proprie abitazioni. Questa proposta, presentata come un atto di solidarietà e accoglienza, ha generato un acceso dibattito politico e sociale, attirando critiche da diverse parti. In particolare, molti osservatori ritengono che l’iniziativa non affronti i problemi concreti che affliggono il Paese.



Tra le voci più critiche si distingue quella di Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, il quale ha espresso una posizione fermamente contraria sia nei confronti del sindaco che nei confronti di quella che definisce una sinistra “senza radici popolari”. Rizzo ha affermato: «Questa sinistra non dovrebbe esistere», evidenziando la sua frustrazione nei confronti degli esponenti del Partito Democratico e di Avs, presenti a Milano durante una manifestazione a sostegno del centro sociale Leoncavallo. Secondo lui, l’iniziativa di Gualtieri sarebbe solo «un’operazione di marketing politico», mirata a guadagnare consensi piuttosto che a risolvere le reali necessità della popolazione.

Rizzo ha ulteriormente criticato l’atteggiamento dei politici, affermando: «Voglio vedere se Gualtieri, Gassman, Cirinnà, Boldrini o Fratoianni ospiteranno davvero un migrante. È facile fare i generosi con le case e i soldi degli altri: questa è ipocrisia totale». Le sue osservazioni non si sono limitate a contestare le scelte politiche, ma si sono estese a una critica più ampia nei confronti del sistema globalista, che secondo lui guida le decisioni della sinistra. Rizzo sostiene che le multinazionali e la grande finanza abbiano interesse a mantenere un “esercito industriale di riserva”, composto da individui pronti a lavorare a condizioni svantaggiose, contribuendo così a minare i diritti e i salari dei lavoratori italiani.

«È un progetto di annientamento sociale», ha aggiunto, sottolineando come tali dinamiche puntino a ridurre i cittadini a semplici consumatori e a cancellare la libertà dei popoli. Questo tema di annientamento sociale è centrale nella critica di Rizzo, che si oppone fermamente a qualsiasi forma di accoglienza che non rispetti le tradizioni e le regole italiane.

Un altro aspetto che Rizzo ha voluto mettere in evidenza riguarda le questioni culturali e religiose legate all’immigrazione. Pur affermando di non avere pregiudizi confessionali, ha denunciato l’«ipocrisia» dell’approccio occidentale nei confronti dei migranti. Ha dichiarato: «Abbiamo devastato i Paesi islamici per rubarne le risorse, e oggi subiamo milioni di arrivi di persone che pretendono zone franche e ci dicono come vivere. Provate voi a entrare alla Mecca con un crocifisso: è impossibile». Le sue parole riflettono una convinzione profonda secondo cui chi arriva in Italia debba rispettare le tradizioni locali.

In un’ulteriore critica, Rizzo ha attaccato i media tradizionali, accusandoli di essere un «sistema di propaganda». Secondo lui, la Rai lo censurerebbe, negandogli spazi di visibilità nonostante sia finanziata dal canone pagato dai cittadini. «Per capire le notizie, basta capovolgere quello che dicono», ha affermato, rivendicando l’efficacia dei social network, attraverso i quali sostiene di raggiungere ogni mese milioni di persone, superando la visibilità di un telegiornale.

L’iniziativa di Roberto Gualtieri e le dure critiche di Marco Rizzo riportano alla ribalta temi complessi e divisivi come l’accoglienza, l’integrazione, i rapporti con il mondo islamico, il ruolo delle multinazionali e la libertà di informazione. Questi argomenti polarizzano il dibattito politico e continuano a dividere l’opinione pubblica e i partiti, generando confronti sempre più accesi e conflittuali.



Add comment