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Renato Pozzetto: “Con Edwige Fenech nudi in vasca, emozione unica. Sophia Loren? Non mi ha considerato”



Il celebre attore Renato Pozzetto, intervistato dal Corriere della Sera, ha condiviso un episodio curioso legato alla lavorazione del film “La patata bollente”, diretto da Steno. Durante una scena ormai diventata iconica, che lo vedeva insieme a Edwige Fenech in una vasca piena di schiuma, si verificò un imprevisto tecnico che interruppe le riprese, dando vita a una situazione tanto imbarazzante quanto divertente.



Pozzetto ha ricordato con ironia quel momento, spiegando come l’interruzione abbia creato una situazione insolita. “Ci fecero girare una scena d’amore in una vasca piena di schiuma: abbiamo dovuto interrompere per un problema alle luci. Lei è uscita e l’acqua si è abbassata. Sono rimasto solo, nella secca e pure ‘su di giri’”, ha raccontato l’attore, sottolineando il carattere surreale dell’accaduto.

Sul set era presente un elettricista che, notando la difficoltà di Pozzetto, gli rivolse una battuta che l’attore ricorda ancora con il sorriso: “Il tecnico mi ha detto: ‘Ah Pozzè, farai anche due lire, ma che vitaccia!’”. Questa frase, che unisce ironia e empatia, sembra riassumere il contrasto tra la percezione glamour del lavoro cinematografico e le situazioni pratiche che gli attori si trovano ad affrontare.

“La patata bollente”, uscito nel 1979, è uno dei tanti film che hanno contribuito a consolidare la fama di Renato Pozzetto e la sua capacità di mescolare comicità e situazioni quotidiane. La scena nella vasca con Edwige Fenech, oltre a essere ricordata per la sua audacia, è diventata simbolo dell’abilità dell’attore nel gestire momenti complicati con leggerezza e professionalità.

Nonostante abbia lavorato con molte attrici di grande bellezza, Pozzetto ha sempre mantenuto un rapporto di rispetto e cameratismo sul set. “Quella nei confronti di Fenech e delle altre splendide attrici donne con le quali ho collaborato negli anni è rimasta sempre una passione solo platonica”, ha spiegato l’attore, aggiungendo che tali rapporti erano fondamentali per creare l’alchimia necessaria a far funzionare le scene.

Tuttavia, non tutte le collaborazioni hanno portato alla nascita di questa alchimia. Pozzetto ha ricordato un episodio in cui incontrò Sophia Loren, un’altra icona del cinema italiano, senza però riuscire a stabilire un legame. “L’ho incontrata da anziana ai David. L’ho salutata, non mi ha filato. Era bellissima quando faceva la disperata: veniva da lì e lo sapeva recitare”, ha detto l’attore, sottolineando come l’ammirazione per la Loren non sia stata ricambiata.

Il racconto di Renato Pozzetto offre uno spaccato interessante sulla vita dietro le quinte del cinema italiano degli anni ’70 e ’80, rivelando aspetti meno noti della sua carriera e del rapporto con i colleghi. La sua capacità di raccontare episodi personali con ironia e sincerità rende evidente il motivo per cui è considerato uno degli attori più amati del panorama italiano.



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