La gioia travolgente di Simone Anzani è emersa in tutta la sua intensità dopo la vittoria della Nazionale italiana di pallavolo contro la Bulgaria ai Mondiali. In diretta televisiva, il centrale 33enne, che gioca per Modena, non è riuscito a trattenere le lacrime, esprimendo la sua emozione per un traguardo che ha un significato speciale per lui. “È una partita particolare per me, una cosa incredibile… perché arrivo da due anni difficili dove ho rischiato di smettere di giocare”, ha dichiarato, visibilmente commosso.
Anzani ha vissuto un vero e proprio calvario. Due anni fa, gli è stata diagnosticata una patologia cardiaca che ha minacciato la sua carriera sportiva. Oggi, dopo aver segnato 9 punti, tra cui il decisivo match point, ha potuto finalmente assaporare il successo che sembrava lontano. “Ho rincorso un’Olimpiade che era il mio ultimo obiettivo e adesso sono qua grazie a mia moglie, alle mie bambine, ai miei genitori, a mia sorella e ai miei amici”, ha aggiunto, con la voce rotta dall’emozione.
Davanti a Simone Anzani ci dobbiamo solamente inchinare
Tutti quanti
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— Narduzzi Luca (@ell3nne) September 28, 2025
Nel 2024, dopo un anno di stop, Anzani ha dovuto affrontare un intervento di ablazione per risolvere il problema cardiaco. Un’anomalia rilevata da un dispositivo impiantato sotto pelle lo ha costretto a fermarsi per ulteriori controlli e, infine, a sottoporsi a un’operazione. Questo percorso difficile ha reso la sua attuale felicità ancora più significativa. “È passato dalla sconforto e dalla paura alla felicità per aver conquistato un successo che fino a qualche tempo fa nemmeno pensava di poter sognare”, ha commentato.
Dopo la vittoria, Anzani ha dedicato un momento speciale al compagno di squadra Daniele Lavia, infortunatosi gravemente a fine agosto: “Questa è per te”, ha affermato, mostrando la medaglia d’oro in diretta. La sua dedizione e il suo spirito di squadra sono stati evidenti, nonostante la forte emozione che stava vivendo.
Un gesto di grande umanità ha caratterizzato il suo comportamento anche nei confronti di un avversario. Durante la cerimonia di congratulazioni a fine partita, Anzani ha notato un giocatore bulgaro in lacrime e, nonostante la propria gioia, si è fermato per incoraggiarlo. Con gli occhi ancora lucidi, si è avvicinato a lui, lo ha ringraziato per l’impegno e lo ha esortato a tenere alta la testa, nonostante la delusione. “Non deve abbassare il capo, ha nulla di cui vergognarsi”, ha dichiarato, dimostrando una straordinaria empatia.
La vittoria dell’Italia ai Mondiali di pallavolo maschile rappresenta non solo un trionfo sportivo, ma anche un simbolo di resilienza e determinazione per Anzani. La sua storia, caratterizzata da sfide personali e professionali, si intreccia con quella della squadra, che ha dimostrato di essere unita e coesa in un momento di grande tensione e aspettativa.
Il 33enne ha saputo affrontare le avversità con coraggio, mostrando che la perseveranza può portare a risultati straordinari. Il suo pianto liberatorio è stato il culmine di un viaggio lungo e difficile, ma culminato in un successo che ha reso orgoglioso non solo lui, ma anche tutti i suoi compagni di squadra e i tifosi italiani.



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