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Fabio Fazio stupisce: accoglie Iacchetti definendolo idolo social—ma il pubblico reagisce



«Seneca affermava che la vita non è breve, ma è lunga se la utilizziamo bene. Lei, ad esempio, in questi giorni l’ha utilizzata bene. È diventato l’idolo dei social network, di tutti. Nelle piazze si parla di lei». Con queste parole, Fabio Fazio ha accolto Enzo Iacchetti durante la trasmissione Che Tempo Che Fa, alludendo in modo esplicito — seppur senza nominarlo direttamente — al recente e acceso scontro televisivo dell’attore comico su Rete 4, durante la trasmissione condotta da Bianca Berlinguer.



La risposta di Iacchetti non si è fatta attendere: «La riutilizzerei bene anche in una prossima occasione, nello stesso modo». Un’affermazione che conferma la volontà dell’artista di proseguire sulla linea di un impegno pubblico e personale, anche a costo di dividere l’opinione pubblica. Una frase che suona come una dichiarazione d’intenti, nel solco di un’attività artistica che non ha mai separato l’umorismo dalla coscienza civile.

Tutto ha avuto inizio pochi giorni fa, quando Enzo Iacchetti, ospite nel salotto televisivo di Bianca Berlinguer, si è espresso con toni forti e diretti in merito alla situazione in Palestina, in particolare alla tragedia umanitaria a Gaza. Durante un momento di acceso confronto, l’attore ha condannato apertamente le azioni militari israeliane, parlando di «massacri di civili» e chiedendo maggiore attenzione da parte dei media italiani.

Il confronto si è presto trasformato in un litigio televisivo, con reazioni contrastanti da parte degli altri ospiti in studio e del pubblico a casa. Alcuni lo hanno accusato di essere eccessivamente fazioso, altri lo hanno elogiato per il coraggio e la chiarezza. I video della sua partecipazione hanno fatto il giro dei social network, raccogliendo milioni di visualizzazioni e commenti. Il nome di Iacchetti è rapidamente entrato tra i trend topic di X (ex Twitter) e Instagram, diventando simbolo di una parte dell’opinione pubblica che chiede maggiore attenzione verso il popolo palestinese.

La presenza di Enzo Iacchetti a Che Tempo Che Fa è stata interpretata da molti come un gesto di solidarietà da parte di Fabio Fazio, che ha colto l’occasione per esprimere — con la sua consueta ironia elegante — un appoggio non solo umano, ma anche professionale.

Il riferimento a Seneca, così come il tono complice delle parole del conduttore, sembrano voler evidenziare il valore di una presa di posizione pubblica in un momento storico in cui molti preferiscono il silenzio. Una forma di “resistenza culturale” che appare sempre più rara nel panorama televisivo italiano, spesso accusato di appiattimento e timore nel trattare temi internazionali controversi.

Non sono mancate, naturalmente, le reazioni politiche. Alcuni esponenti del centrodestra hanno criticato Iacchetti, accusandolo di “propaganda ideologica” e di “mancanza di equilibrio”. Al contrario, diverse personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo hanno preso le sue difese, sottolineando l’urgenza di rompere il muro del silenzio mediatico sulla questione palestinese.

La polemica ha così messo in luce un nervo scoperto del dibattito pubblico italiano, dove il tema di Israele e Palestina rimane profondamente divisivo. Il gesto di Iacchetti, sia nella trasmissione di Berlinguer che ora da Fazio, è stato interpretato da molti come un tentativo di aprire una riflessione seria, al di là delle bandiere e delle ideologie.



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