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Invasione di campo durante Norvegia-Israele: l’italiano Mario Ferri, detto ‘Il Falco’, indossava una maglia “Free Gaza”



Ancora una volta Mario Ferri, noto come “il Falco”, è protagonista di un’invasione di campo destinata a far discutere. Durante la partita Norvegia-Israele, disputata a Oslo e già segnata da forti tensioni politiche, l’attivista italiano ha fatto irruzione sul terreno di gioco indossando una maglia con la scritta “Free Gaza”, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese.



L’episodio è avvenuto in un clima già molto acceso: all’esterno dello stadio migliaia di persone avevano partecipato a una manifestazione pro-Palestina, mentre all’interno dello stadio si sono registrati fischi durante l’inno israeliano e l’esposizione di striscioni come “Lasciate vivere i bambini” e “Cartellino rosso a Israele”.

L’ingresso di Ferri ha causato una breve sospensione del match. Il pubblico norvegese ha accolto l’attivista con applausi prima dell’intervento della sicurezza, che lo ha fermato. Le immagini dell’invasione hanno rapidamente fatto il giro del mondo.

Il racconto: “Mi hanno squartato la mano, ma volevo lanciare un messaggio”

Attraverso il suo profilo Instagram e in un’intervista concessa a Fanpage.it, Ferri ha raccontato i momenti concitati vissuti all’interno dello stadio. «Sono riuscito a entrare, come sempre, ma questa volta era diverso. C’erano cecchini sui tetti e la polizia israeliana sul campo. Quando sono stato fermato, mi hanno bloccato in modo aggressivo e mentre mi mettevano le manette, mi hanno tirato con forza tale da squarciarmi la mano», ha dichiarato l’attivista.

Secondo il suo racconto, Ferri è stato poi condotto all’ospedale. «Non sono stato arrestato, mi hanno curato e ora sono tornato in hotel. Io non volevo creare violenza, volevo solo lanciare un messaggio. Sono stato a Gaza per un mese, conosco la situazione».

Chi è Mario Ferri, “il Falco”

Nato a Pescara nel 1987, Mario Ferri è noto per le sue numerose invasioni di campo in occasioni di grandi eventi calcistici internazionali. Contraddistinto dalla maglia di Superman, ha fatto parlare di sé in partite come Inter-Mazembe (finale del Mondiale per Club), Belgio-USA ai Mondiali del 2014, Sampdoria-Napoli e Napoli-Juventus, dove lanciò una sciarpa verso Gonzalo Higuaín in segno di protesta.

Figura controversa, Ferri alterna attivismo e provocazione, spesso utilizzando lo sport come megafono per lanciare messaggi politici o sociali. L’episodio di Oslo è solo l’ultimo capitolo della sua lunga serie di incursioni.



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