Il fronte contro l’assegnazione dell’Ambrogino d’oro ai membri della Flotilla, proposta dal consigliere di Europa Verde, Carlo Monguzzi, e sostenuta dalla capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Beatrice Uguccioni, si sta ampliando. Dopo le proteste di diversi esponenti dell’opposizione, anche l’avvocato e saggista Annamaria Bernardini de Pace, nota figura televisiva, ha espresso la sua posizione.
In una lettera indirizzata al sindaco di Milano, Beppe Sala, Bernardini de Pace ha affermato che, qualora uno dei membri della Global Sumud Flotilla — in particolare la delegata milanese Margherita Cioppi — ricevesse l’onorificenza, lei restituirebbe il premio ricevuto nel 2015. “Questa iniziativa è fortemente inopportuna e profondamente offensiva per il significato che l’onorificenza dovrebbe conservare: premiare chi, con impegno autentico, ha onorato la città di Milano,” ha dichiarato l’avvocato in un’intervista a Libero.
Bernardini de Pace ha poi sottolineato il suo disprezzo per l’antisemitismo, definendolo “orrendo” e “tipico delle persone ignoranti.” Ha avvertito che ogni gesto che legittima ambiguità ideologica può contribuire a normalizzare un clima intollerabile, dove il disprezzo per Israele diventa un alibi per nuovi pregiudizi antiebraici. L’avvocato ha chiesto di essere convocata dal sindaco per poter restituire il premio nella stessa giornata della cerimonia ufficiale.
Nella sua lettera, Bernardini de Pace ha descritto la Flotilla come un’iniziativa che “non ha distribuito cibo, non ha soccorso civili: ha messo in scena una provocazione politica, con finalità simboliche e mediatiche, ai limiti della legalità internazionale.” Ha concluso affermando che tali azioni non sono in linea con il senso civico, la solidarietà o la promozione dell’immagine di Milano nel mondo.
Anche Luca Bernardo, capogruppo di Forza Italia, ha espresso la sua contrarietà all’idea di conferire il premio alla Flotilla. “Qualora il premio venisse assegnato all’attivista, non parteciperò alla cerimonia del 7 dicembre, al Teatro Dal Verme, o mi alzerò al momento della consegna in segno di dissenso,” ha dichiarato. Questa posizione evidenzia il crescente malcontento tra i membri dell’opposizione riguardo alla proposta di riconoscimento.
In un ulteriore sviluppo, la Lega di Milano, rappresentata dal segretario provinciale Samuele Piscina, ha proposto di conferire l’Ambrogino d’oro al presidente americano Donald Trump. Piscina ha argomentato che, mentre la Flotilla non ha portato benefici a Milano, Trump sta contribuendo a fermare la guerra e potrebbe facilitare il sblocco di un appalto per la realizzazione della linea 1 della metropolitana a Tel Aviv, un progetto che potrebbe portare 20 miliardi di euro nelle casse del comune di Milano.
Il sindaco Beppe Sala, a margine dell’assemblea generale 2025 di Assolombarda, ha dichiarato: “L’Ambrogino d’oro, per fortuna, è l’unica cosa su cui io non sono coinvolto. Non intervengo nella discussione sulle nomine e quindi eviterei di commentare e lascerei al Consiglio il confronto su queste faccende.” Questa affermazione indica la volontà del sindaco di mantenere una certa distanza dalla controversia, lasciando che il Consiglio comunale gestisca le discussioni relative ai premi.
Il dibattito sull’Ambrogino d’oro ai membri della Flotilla ha quindi sollevato questioni di grande rilevanza, non solo per le implicazioni politiche, ma anche per il significato stesso dell’onorificenza. Le posizioni di Bernardini de Pace, Bernardo e Piscina mostrano come la proposta stia generando un ampio consenso tra le forze politiche di opposizione, unite nella critica a un riconoscimento che considerano inappropriato.



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