Durante l’ultima puntata del programma televisivo “Dritto e Rovescio”, condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, si è verificato un acceso confronto tra il Generale Roberto Vannacci e una giovane studentessa di sinistra, Francesca. Tale scambio di opinioni ha rapidamente catalizzato l’attenzione del pubblico e degli altri partecipanti al dibattito.
La trasmissione era incentrata sui temi del revisionismo storico e sulla figura di Benito Mussolini. La studentessa ha espresso una ferma opposizione a un passaggio del discorso del Generale Vannacci, affermando con decisione: “Lo vada a dire al cugino di mia nonna, deceduto ad Auschwitz in quanto partigiano, deportato dai fascisti di Mussolini, che Mussolini era uno statista!”.
La puntata affrontava la complessa questione dell’eredità del fascismo e le persistenti divisioni che essa genera nella memoria storica italiana. Il Generale Vannacci, noto per le sue posizioni controverse e per alcune dichiarazioni ritenute provocatorie, aveva precedentemente definito Mussolini “uno statista che ha realizzato anche opere positive”, suscitando l’immediata reazione negativa di una parte del pubblico e degli altri ospiti.
A questo punto, Francesca ha deciso di intervenire, presentando la testimonianza familiare del suo parente deportato durante la Seconda Guerra Mondiale. Tale intervento, carico di emozione, ha inteso evidenziare il dolore personale di coloro che hanno subito le dirette conseguenze delle persecuzioni fasciste.
La risposta del Generale Vannacci non si è fatta attendere, pur mantenendo un tono calmo. Il Generale ha replicato, impartendo alla studentessa un’ulteriore lezione. (VIDEO)
“Lo vada a dire al cugino di mia nonna, morto ad Auschwitz perché partigiano, deportato dai fascisti di Mussolini, che Mussolini era uno statista!”
Francesca, studentessa e attivista di sinistra, a #drittoerovescio pic.twitter.com/8mCiAqAkad
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) November 6, 2025



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