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Feltri su Ornella Vanoni: «Credevo di morire prima io. La amavo, a cena mi offriva spinelli»



Durante la puntata di “Domenica In” del 23 novembre, Vittorio Feltri ha ricordato Ornella Vanoni con affetto e ironia, raccontando aneddoti privati e una scommessa che li legava.



La scomparsa di Ornella Vanoni, avvenuta a 91 anni, continua a suscitare emozione e ricordi tra amici e colleghi. Mentre centinaia di persone hanno reso omaggio all’artista nella camera ardente allestita al Piccolo Teatro di Milano, molti volti noti hanno voluto condividere pensieri e aneddoti su una delle interpreti più amate della musica italiana.

Tra questi, Vittorio Feltri, che durante la puntata di “Domenica In” condotta da Mara Venier, ha voluto ricordare la cantante con parole toccanti e piene di affetto. “Avevamo fatto una scommessa: io dicevo che sarei morto prima di lei, ma mi ha fregato anche stavolta”, ha raccontato il giornalista, lasciando trapelare commozione.

Feltri ha poi spiegato il legame profondo che lo univa a Ornella Vanoni, fatto di ironia, sincerità e amicizia vera. Quando Venier gli ha chiesto perché avesse dichiarato che, se fosse nato donna, avrebbe voluto essere come lei, Feltri ha risposto senza esitazioni: “Perché io l’amavo”. Una frase semplice ma carica di emozione, che ha colpito il pubblico e la conduttrice.

Nel corso della trasmissione, il giornalista ha ricordato anche il carattere ironico e schietto dell’artista: “Era una donna con un grande senso dell’umorismo, difficile da impressionare”. Feltri ha raccontato un episodio che ben rappresenta la personalità della Vanoni. “Una sera dovevamo cenare insieme in un ristorante. Avevo chiesto che la accogliessero con la canzone ‘L’appuntamento’. Ma lei, appena sentite le prime note, mi disse: ‘Mi state rompendo i co** da trent’anni con questa canzone che io odio’”*.

Il ricordo, condiviso con un sorriso, ha rivelato tutta la spontaneità e l’autoironia che contraddistinguevano l’artista milanese, capace di sdrammatizzare ogni situazione con eleganza e sarcasmo.

Feltri ha poi raccontato altri momenti della loro amicizia, come quando la cantante lo invitava a cena nella sua casa: “Alla fine mi offriva delle canne. Io non sono abituato a fumare, mi bastano le sigarette”. Un racconto che ha suscitato curiosità e tenerezza, ma anche un pizzico di malinconia. “Una volta, dopo aver fumato, si sentì male e vomitò. Le chiesi se fosse più cretina lei o io e lei rispose: ‘Siamo cretini tutti e due’”, ha ricordato il giornalista, sorridendo tra la commozione.

Il tono ironico dei suoi ricordi non ha nascosto la profondità del legame che li univa. Feltri ha definito Ornella Vanoni “una donna unica, intelligente, coraggiosa e sempre fedele a se stessa”. Le sue parole hanno dipinto il ritratto di un’amicizia autentica, fatta di confidenze e risate, ma anche di rispetto reciproco.

Nel concludere il suo intervento, il giornalista ha voluto salutare così l’amica di sempre: “Mi ha fregato anche stavolta, ma la porto nel cuore. Era impossibile non volerle bene”.



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