La Corte Costituzionale ammette l’esimente della particolare tenuità per le aggressioni a pubblici ufficiali, suscitando preoccupazioni tra le forze dell’ordine riguardo alla protezione della loro dignità.
Le sentenze della Corte Costituzionale devono essere rispettate, ma la recente pronuncia che ammette l’esimente della particolare tenuità nei casi di violenza contro agenti di pubblica sicurezza ha sollevato timori significativi. Questa decisione potrebbe indebolire il principio fondamentale secondo cui ogni atto di violenza contro le forze dell’ordine è, in ultima analisi, un attacco contro lo Stato stesso. La questione è di particolare rilevanza per centinaia di migliaia di operatori in divisa, i quali temono che questa interpretazione possa compromettere la loro protezione e il riconoscimento del loro ruolo.
La sentenza della Consulta, infatti, sembra mettere in discussione la ratio di una norma concepita per tutelare lo Stato e le sue leggi, attraverso la salvaguardia dei suoi rappresentanti. Se questa fosse la direzione intrapresa, si correrebbe il rischio di compiere un passo avanti e due indietro nella tutela della dignità e della funzione delle forze dell’ordine. È per questo motivo che si invoca un intervento immediato da parte del Parlamento, affinché, pur rispettando il principio espresso dalla Corte, si possa garantire il rispetto e la dignità professionale di chi indossa una divisa.
La norma esaminata dalla Corte è stata introdotta in risposta a una realtà quotidiana caratterizzata da offese, violenze e aggressioni di ogni tipo rivolte al personale di polizia e alle altre forze dell’ordine. Negli ultimi anni, tra gli operatori di sicurezza è emersa un’esigenza crescente di una protezione più efficace, a fronte di reazioni sempre più assurde e inaccettabili nei loro confronti, che vengono spesso percepite come normali o giustificabili dall’opinione pubblica. Tuttavia, è fondamentale chiarire che una minaccia, un’aggressione o una resistenza a un pubblico ufficiale non possono mai essere considerate lievi; tali atti sono gravi e devono essere trattati come tali.
Ridurre la protezione per chi porta una divisa significa, in definitiva, ridurre la protezione dello Stato stesso. È essenziale riaffermare la serietà e l’autorevolezza delle istituzioni attraverso la tutela dei loro servitori più fedeli. La dignità delle forze dell’ordine deve essere preservata, e ogni aggressione deve essere vista per quello che è: un attacco non solo alla persona, ma anche all’istituzione che essa rappresenta.



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