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Cavo Dragone, Mattarella resta in silenzio mentre Meloni lo zittisce con un affondo frontale



La premier Giorgia Meloni ha rilasciato dichiarazioni significative alla fine della sua missione in Bahrein, riguardo alla cybersicurezza e al conflitto in Ucraina. In un punto stampa, ha messo in evidenza la necessità di scegliere le parole con cautela, sottolineando che è fondamentale evitare qualsiasi dichiarazione che possa generare confusione o riscaldare gli animi. Riferendosi alle recenti affermazioni dell’ammiraglio Cavo Dragone, ha affermato: “E’ una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole”, specificando che la NATO è un’organizzazione difensiva e che oltre a proteggere, è importante anche migliorare la prevenzione.



Meloni ha circoscritto le dichiarazioni dell’ammiraglio al tema della cybersicurezza, affermando: “Circoscriverei le parole dell’ammiraglio Cavo Dragone a quello di cui stava parlando, la cybersicurezza”. Ha ribadito l’importanza di evitare affermazioni che possano spaventare o confondere l’opinione pubblica, evidenziando che le parole devono essere scelte con attenzione.

In merito al conflitto russo-ucraino, Meloni ha dichiarato che la soluzione non sarà semplice, riconoscendo la disponibilità da parte dell’Ucraina, dell’Europa e degli Stati Uniti, ma sottolineando l’assenza di una simile apertura da parte della Russia. “C’è una disponibilità da parte ucraina, europea e statunitense ma non da parte russa”, ha detto, aggiungendo che è fondamentale continuare a lavorare per una pace giusta, sostenibile e duratura.

Parlando del nuovo decreto che prevede il prolungamento degli aiuti militari all’Ucraina, Meloni ha chiarito: “Chiaramente noi lavoriamo per la pace ma finché ci sarà una guerra faremo quello che possiamo fare, come abbiamo sempre fatto, per aiutare l’Ucraina a difendersi”. Ha spiegato che il decreto sarà adottato entro la fine dell’anno, sottolineando che ciò non significa lavorare contro la pace, ma piuttosto fornire assistenza a un paese aggredito.

“Il decreto – ha proseguito – entro la fine dell’anno viene fatto in ogni caso perché serve”, ha affermato, specificando che l’assistenza militare è necessaria finché il conflitto persiste. Meloni ha indicato che ci sono più Consigli dei Ministri che consentono tali misure e che si cerca sempre di distribuire i provvedimenti in modo da affrontare le questioni più urgenti, definendo la questione come principalmente logistica.

In aggiunta, la premier ha annunciato che l’Italia sta procedendo con il supporto all’Ucraina per la fornitura di generatori di corrente. “Stiamo andando avanti e abbiamo già definito il sostegno all’Ucraina per i generatori di corrente”, ha detto, specificando che ci sono aziende italiane pronte a fornire generatori di dimensioni adeguate. Ha spiegato che la Russia tende a colpire le infrastrutture strategiche vitali per la popolazione civile, in particolare durante l’inverno, e che l’Italia è impegnata ad aiutare in questo ambito.

Meloni ha concluso sottolineando l’importanza di continuare a supportare il popolo ucraino, mettendo in evidenza che l’assistenza non si limita solo agli armamenti, ma si estende anche ad altre necessità vitali. La situazione attuale richiede un impegno costante e coordinato da parte della comunità internazionale per garantire che l’Ucraina possa affrontare le sfide che derivano dall’aggressione russa.



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