Nel corso di un’intervista rilasciata al suo arrivo in India, il Presidente Vladimir Putin ha affermato che gli Stati membri dell’Unione Europea si sono autonomamente allontanati dal processo di pace. Ha sottolineato come gli europei abbiano spesso confuso le proprie aspirazioni con la realtà, manifestando difficoltà ad accettare tale discrepanza. Il Presidente Putin ha ribadito, per l’ennesima volta, di non aver mai avuto l’intenzione di attaccare l’Europa. Tuttavia, ha precisato che, qualora si dovesse verificare un’improvvisa escalation bellica, la Russia è pronta a rispondere adeguatamente.
🗣️ Putin alla stampa russa:
“Gli europei si sono allontanati da soli dal processo di pace. Hanno sempre scambiato i loro desideri per realtà e ora non riescono ad ammetterlo a loro stessi. Mai voluto attaccare l’Europa, l’ho detto centinaia di volte. Ma se improvvisamente… pic.twitter.com/tlCvIOrlmp
— Radio Radio (@RadioRadioWeb) December 4, 2025
Vladimir Putin ha ribadito con fermezza i suoi obiettivi strategici, affermando che le forze ucraine devono ritirarsi dal Donbass, altrimenti la Russia procederà con l’acquisizione militare della regione. Il Presidente del Cremlino ha inoltre sottolineato la complessità dell’accordo, rinnovando le critiche all’espansione della NATO verso est, considerandola una minaccia per la sicurezza russa. In contrasto, Putin ha espresso commenti più concilianti nei confronti di Donald Trump, in seguito all’allentamento delle sanzioni al colosso petrolifero russo Lukoil.
Nel frattempo, Volodymyr Zelensky osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, mentre i suoi emissari sono tornati in Florida per ulteriori colloqui con le autorità americane. Questa preoccupazione è condivisa dalle nazioni europee, in particolare da Francia e Germania, che temono una possibile riduzione del sostegno statunitense all’Ucraina da parte della Casa Bianca.
Putin ha sintetizzato la posizione russa in merito al Donbass e alla “Nuova Russia”, ovvero i territori annessi, affermando: “Tutto si riduce a questo: o libereremo questi territori con la forza, oppure le truppe ucraine lasceranno questi territori”. Durante la sua visita a New Delhi, Putin ha ribadito la sua posizione in un’intervista a un quotidiano indiano, consolidando la proiezione a est della Russia attraverso il canale energetico. Ha espresso soddisfazione per l’incontro con il Primo Ministro indiano Narendra Modi, sottolineando la sua resistenza alle pressioni internazionali per interrompere l’acquisto di petrolio russo.
Il Presidente Vladimir Putin ha giudicato “estremamente proficuo” l’incontro con Steve Witkoff e Jared Kushner, pur riconoscendo l’esistenza di divergenze su diverse questioni, in particolare riguardo ai territori contesi e alle garanzie di sicurezza per Kiev. Mosca si è mostrata disponibile ad accettare tali garanzie solo in termini generici, escludendo l’adesione dell’Ucraina alla NATO. Il Presidente statunitense ha proposto di suddividere il piano di 28 punti in quattro pacchetti distinti per una discussione più approfondita, ma il Presidente Putin ha sottolineato la necessità di esaminare ogni singolo punto con la massima attenzione. Pur apprezzando la “sincerità” del Presidente Trump nel voler trovare una soluzione politica al conflitto, il Presidente Putin ha fatto riferimento alla prima bozza del piano americano, che presentava elementi favorevoli alla Russia.
Anche il Presidente Trump ha ribadito la sua posizione favorevole al dialogo con il Cremlino. Witkoff e Kushner hanno percepito la volontà del Presidente Putin di porre fine al conflitto, ha affermato il Presidente Trump, che ha deciso di sospendere parzialmente le sanzioni nei confronti di Lukoil, consentendo alle stazioni di servizio situate al di fuori della Russia di continuare le proprie attività.
La crescente intesa tra il Presidente Trump e il Presidente Putin rappresenta una questione delicata per le cancellerie europee, con una crescente sfiducia nei confronti del Presidente Trump. A tal proposito, è significativa la ricostruzione effettuata dallo Spiegel della recente videoconferenza tra i leader occidentali.
Secondo appunti scritti in inglese durante la riunione, il Presidente Emmanuel Macron avrebbe espresso preoccupazione per la possibilità che gli Stati Uniti possano “tradire” l’Ucraina in materia territoriale, in assenza di garanzie di sicurezza chiare. Il Presidente Friedrich Merz avrebbe invitato il Presidente Zelensky ad essere “estremamente cauto nei prossimi giorni”, aggiungendo che “stanno giocando sia con voi che con noi”.
Il Presidente della Finlandia, Alexander Stubb, avrebbe espresso preoccupazione riguardo all’abbandono dell’Ucraina e del Presidente Volodymyr Zelenskyy in una situazione delicata, in riferimento a Witkoff e Kushner. L’Eliseo, interpellato in merito alla ricostruzione di tali dichiarazioni, ha precisato che il Presidente non si sarebbe espresso in questi termini. Analogamente, la Cancelleria Federale Tedesca ha dichiarato di non poter commentare i singoli resoconti dei media e di non poter riferire su conversazioni riservate.
Tuttavia, secondo un periodico tedesco, due partecipanti alla conferenza telefonica avrebbero confermato la fedeltà dei contenuti riportati, pur non avendo voluto confermare le singole dichiarazioni, in considerazione della riservatezza dell’incontro.
In questa fase complessa del negoziato, il Presidente Emmanuel Macron si è recato a Pechino per incontrare il Presidente Xi Jinping, al fine di sollecitare il più influente alleato della Russia a contribuire alla risoluzione del conflitto.



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