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L’ultima intervista di Sandro Giacobbe: come sta davvero il cantante e cosa lo spinge a continuare



Sandro Giacobbe si è spento a 75 anni nella sua abitazione di Cogorno, in Liguria, a seguito di una malattia protrattasi per oltre un decennio. Diagnostico nel 2015 un tumore alla prostata, il cantautore aveva affrontato in seguito anche un meningioma. Accompagnato dalla moglie Marina Peroni, era apparso in televisione lo scorso marzo a Verissimo e Domenica In, mentre a maggio aveva salutato il pubblico nel programma La Volta Buona condotto da Caterina Balivo.



A Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin, Sandro Giacobbe aveva condiviso il suo approccio quotidiano alla malattia. Adesso tutto quello che vivo lo vivo in funzione dell’oggi, aveva dichiarato, evidenziando come la patologia avesse modificato la sua prospettiva. Il rimpianto più profondo riguardava l’addio alle persone care: Mi spiace doverli lasciare, aveva detto riferendosi a Marina Peroni e ai figli Andrea e Alessandro.

Ospite per la prima volta a Domenica In a marzo 2025, sempre con Mara Venier, il cantante aveva descritto le conseguenze fisiche della malattia, che lo avevano costretto alla sedia a rotelle. Rischio che il bacino mi si spessi se sto in piedi, aveva spiegato, a causa di un problema all’anca. Nonostante le cure adeguate, sulla parte delle ossa non ha attecchito come avrebbe dovuto. Aveva anche confessato di evitare le uscite di casa dal 6 gennaio: Dal 6 gennaio non sono più uscito perché se mi avessero visto in carrozzina mi avrebbero fatto foto. In un momento di confidenza, aveva rivelato di indossare una parrucca chiamata Teresa: Uno dei miei crucci più grandi è sempre stata l’immagine. Prima della chemio, pensavo alla mia immagine. La teresa è questa (le parole prima di togliere la parrucca ndr). La carrozzina è la mia Ferrari, sdrammatizziamo. Aspettava inoltre un nuovo farmaco: Agisce sulle ossa, stermina quelle cellule che le aggrediscono. Non bisogna perdere la speranza.

L’ultima uscita televisiva è datata 27 maggio a La Volta Buona da Caterina Balivo. Sandro Giacobbe aveva parlato dei cicli di chemioterapia affrontati dopo il primo intervento e la radioterapia. Pensavo che la mia vita e la mia fisionomia sarebbe cambiata. Poi ho cambiato idea per la prospettiva di poter vivere di più e stare più a lungo vicino ai miei cari. I medici gli avevano comunicato una stabilizzazione: Ogni tre settimane vado a fare la terapia, 15 giorni fa mi hanno detto che si è tutto normalizzato. Quindi mi dico di continuare con grande entusiasmo.​



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