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Morti avvelenati gli asini della fattoria, la proprietaria: «Qui non mi accettano, inutile continuare»



Stefania Lusuardi, proprietaria della fattoria didattica biologica Maso Canova situata a Monte Terlago (Vallelaghi, Trento), ha condiviso il suo profondo dolore per la morte dei suoi asini, Isma e Biscotto. In un toccante messaggio sui social media, Lusuardi ha scritto: “Orecchie lunghe e anime infinitamente belle. Vi saluto con una tristezza nel cuore così pesante da far mancare il respiro”. Da dieci anni, l’ex estetista e capo officina auto ha scelto di abbandonare la vita cittadina per dedicarsi all’agricoltura biologica, coltivando frutta e verdura senza pesticidi e allevando animali per scopi terapeutici e didattici, collaborando con cooperative che assistono persone con disabilità.



Il dramma è iniziato domenica 23 novembre, quando Biscotto, un asino di un anno e mezzo, ha mostrato segni di malessere. Il veterinario, inizialmente, ha attribuito i sintomi al freddo. Tuttavia, mercoledì, anche Isma ha manifestato la stessa sintomatologia. Le analisi del sangue hanno rivelato la presenza di veleno, e nonostante le cure, gli organi degli animali erano già compromessi. Si sospetta che gli asini abbiano ingerito bocconi avvelenati destinati a cani pastore, utilizzati per proteggere il bestiame da lupi e orsi. Lusuardi ha sporto denuncia ai carabinieri per l’accaduto.

Le motivazioni dietro questo gesto rimangono oscure, ma Lusuardi ha espresso la sua rabbia per la mancanza di sensibilità verso la sua agricoltura naturale, priva di sostanze chimiche. Ha anche accennato a una possibile invidia nei confronti di chi, come lei, riesce a costruire una realtà lavorativa con passione anziché con il denaro. La proprietaria della fattoria ha avvertito un controllo da parte delle autorità locali, sentendosi come se stesse dando fastidio con la sua attività. Ha sottolineato che non ha mai subito attacchi diretti in passato, se non qualche ironia da parte di chi vive nelle vicinanze.

La notizia della perdita di Isma e Biscotto ha generato una risposta emotiva da parte della comunità. Lusuardi ha ricevuto numerose telefonate e messaggi di sostegno, affermando: “Aspettavo commenti ‘solo asini’, trovata sensibilità inaspettata”. Diverse famiglie si sono offerte di donarle nuovi asini, ma Lusuardi ha manifestato delle riserve: “Ferita doppia – perdita affetti, paura ritorsioni. Non voglio vivere dove non vogliono”. Tuttavia, ha dichiarato di non voler abbandonare la sua passione e la sua lotta contro l’ingiustizia.

La proprietaria della fattoria ha espresso il suo rammarico per l’impotenza che prova di fronte a una situazione così difficile. “Il mondo non lo salvi tu”, ma voglio essere cambiamento piccolo, ha affermato, evidenziando la sua determinazione a continuare il suo lavoro. Ricorda con affetto i primi passi con un ragazzo disabile che visitava la fattoria, sottolineando come queste esperienze siano parte della sua missione. Ha anche raccontato di come, durante le riprese di un programma televisivo, i bambini tirassero la giacca degli operatori per esprimere il loro desiderio di far sentire la loro voce.

Maso Canova, situata in via Canova 10, è un luogo che promuove l’ecologia attraverso l’allevamento di diverse specie animali, tra cui galline, oche, anatre e conigli, nonché lama. La fattoria offre anche un parco giochi naturale per i visitatori. Secondo dati forniti da Coldiretti Trentino, si prevede un aumento del 15% del fatturato delle fattorie didattiche entro il 2025, ma allo stesso tempo si segnala un incremento del 20% degli attacchi vandalici nelle aree rurali.

La tragica perdita di Isma e Biscotto non solo ha colpito Lusuardi, ma ha anche messo in luce le sfide che affrontano gli agricoltori e gli imprenditori del settore biologico, che spesso operano in condizioni difficili e devono affrontare l’ignoranza e la maleducazione di alcuni membri della comunità. La storia di Stefania Lusuardi e della sua fattoria rimane un esempio di passione e resilienza, mentre la comunità si unisce per sostenere chi, come lei, lavora instancabilmente per un futuro più sostenibile e consapevole.



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