Antonio Megalizzi è morto, il dolore degli amici: “È tutto così ingiusto ed irreale”



La notizia della morte di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano di 28 anni ferito nell’attentato ai mercatini di Strasburgo dell’11 dicembre, ha lasciato increduli il mondo della politica e soprattutto i familiari e gli amici del giovane originario di Trento. Proprio i suoi colleghi di Europhonica, la radio per quale stava lavorando nella città francese, sono stati i primi a confermare il decesso del giovane dopo la Farnesina. “Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso”, si legge nel messaggio.



Sempre su Facebook, il profilo di Antonio è stato preso d’assalto in pochi minuti da quanti lo conoscevano e ancora non riescono a credere a quello che è successo. “Non riesco a crederci….ciao Antonio… ti porterò nel cuore”, scrive Federica. “Mi dispiace immensamente. Coraggio alla famiglia e alla fidanzata”, dice Mary, il cui pensiero vola anche a Luana, la compagna di Antonio: proprio il padre di lei, Danilo Moresco, aveva tenuti aggiornati i media italiani con le condizioni di salute del ragazzo. Ancora, Caterina scrive: “Dicono che Dio sceglie i fiori più belli per il suo giardino io vorrei invece poter guardare questi fiori qui sulla terra. È tutto così irreale è ingiusto. Che tu da lassù possa essere di conforto alla tua famiglia”, mentre Lilly sottolinea: “La tua volontà e il tuo esempio possa essere per tanti giovani un punto di partenza, per continuare il tuo lavoro”. Intanto, a Trento, città natale di Antonio, Don Mauro, parroco della chiesa Cristo Re, frequentata dalla famiglia Megalizzi ha lanciato un invito: “La comunità è scossa per questa tragica notizia. Domani alle 17 torneremo a riunirci in preghiera per la famiglia di Antonio, per la sua mamma, il suo papà e la sorella e per tutte le persone che stanno soffrendo in questo momento”.

Antonio era stato colpito alla base del cranio da un colpo di pistola esploso dall’attentatore mentre passeggiava con due amiche per il mercatino di Natale di Strasburgo. Subito le sue condizioni sono apparse critiche. Per i medici era inoperabile. In coma farmacologico per tre giorni, non si è mai più risvegliato. Il 28enne italiano è la quarta vittima dell’attentato dell’11 dicembre messo a segno da Cheriff Chekat, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti, e rivendicato dall’Isis.



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