Bollo auto 2019, nuova riforma si pagherà a consumo: più inquini re più paghi



È in arrivo l’ultima riforma che riguarda il bollo auto. Sono passati più di 10 anni dall’ultima legge, che nel 2006 aveva inserito un passo in avanti sulla tassa automobilistica calcolata tuttora in base all’effettivo potenza del veicolo e, per questo la classe dimissioni, in modo di avere a seconda della classe ambientali un diverso trattamento economico per i veicoli Euro 0 fino ad arrivare all’Euro quattro.



Prossimo anno il bollo auto potrebbe essere calcolata l’effettivo consumo di benzina diesel, in modo da pagare effettivamente le emissioni prodotte che si convertiranno in consumo.

Lo ha accennato venerdì il ministro dell’Ambiente Sergio Costa a margine della firma di un accordo per il miglioramento della qualità dell’aria a Roma. Il suo ministero – ha detto Costa – promuoverà presso quello dei Trasporti “una proposta per l’aggiornamento delle tasse automobilistiche utilizzando il criterio del bonus malus”.

Il ministro Costa che, nelle ultime settimane, ha inoltre anticipato l’avvio di un dialogo per l’introduzione di incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti – non è entrato nei dettagli della proposta il cui principio dovrebbe essere quello del “più consumi, più paghi”. Non è chiaro, al momento, se questo si tradurrà in una tassa basata direttamente sulle emissioni di CO2 o se la tassazione sarà indiretta e basata sul consumo di carburante. Nel primo caso, si tratterebbe di stabilire un fattore da moltiplicare ai g/km di CO2 indicati sulla carta di circolazione della vettura, nel secondo, invece, di determinare una extra accisa da applicare ai carburanti erogati.

Un modello, quest’ultimo, che se portato all’estremo permetterebbe a chi possiede un’auto ma non la usa, di non pagare più nulla, pesando invece nelle tasche di chi consuma di più e quindi inquina di più. L’ipotesi più probabile è che il Ministero si orienti sul primo modello, come già avviene in alcuni Paesi europei e come indicato anche dal Parlamento Ue che auspica un sistema basato sul contributo di Co2 di ogni singola vettura.

Si torna a parlare di bollo auto, proprio perché si tratta di una delle tasse più odiate dagli italiani e che si farebbe sicuramente volentieri a meno di pagare. Sono veramente in tanti coloro che sperano che questa tassa, prima o poi, possa essere eliminata oppure ridotta, ma purtroppo sembra essere un’utopia, visto che non è stato mai nelle intenzioni di del governo di procedere in questo senso. Al massimo i governi studiano tutta una serie di manovre e misure, con l’intenzione di incoraggiare i proprietari dei veicoli più inquinanti a rottamarli e questo sembra essere proprio l’intenzione dell’ultimo governo Di Maio- Salvini. E’ questo quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Ministro dell’ambiente Sergio Costa, il quale ha premesso che nel corso del 2019 saranno in arrivo a tutta una serie di agevolazioni per chi deciderà di rottamare un’auto meno pulite in favore di quelle elettriche.

Bollo auto 2019: rottamazione Euro 3 e auto elettriche

A partire dal prossimo gennaio 2019, dunque, pare che siano in arrivo tutta una serie di incentivi per chi deciderà di rottamare l’auto e Euro 3 e classi inferiori e su questo il governo sta lavorando ormai da mesi. Ad essere maggiormente impegnato in tutto ciò, è il Ministero dei Trasporti con il ministro Toninelli. L’obiettivo è semplicemente uno ovvero, l’incentivazione e sostituzione delle vetture diesel e benzina dall’Euro 3. Secondo quanto riferito ancora dal Ministro Costa, ci sarebbero tutte le premesse affinché questo possa accadere e nel corso di un’intervista ha aggiunto di ritenere che ci sia un accordo buono per poter trovare una soluzione che sia condivisa da entrambi le parti.

Costa parte dal presupposto che le auto elettriche siano tra le migliori sostituiti alle auto maggiormente inquinanti, visto che fanno parte del nuovo sistema di concepire la tutela ambientale della salute ed è un tema sul quale lo stesso Ministro garantisce il massimo impegno, affinché il governo possa essere promotore della diffusione di questi nuovi mezzi.  Costa, dunque, ha anche aggiunto che ci saranno tutta una serie di incentivi verso coloro che decideranno di sostituire i veicoli alimentati a diesel e benzina con delle auto meno inquinanti, concentrando maggiormente l‘attenzione sulle auto elettriche. Ad ogni modo, il Ministro non ha però parlato e andato nello specifico riguardo questo tipo di agevolazioni e quindi al momento non c’è ancora nulla di certo.

Bollo auto 2019, nuovi aumenti?

Stando a quanto emerso, fino ad ora non sembrano esserci aumenti del bollo auto sui veicoli più inquinanti ovvero quelli appartenenti alla classe Euro 3 e inferiori. Significa però che non ci sarà alcun tipo di aumento, ma se ne potrebbe parlare nei mesi successivi. Ad oggi chi è proprietario di un veicolo meno ecologico dovrebbe pagare la stessa tassa che ha pagato negli anni passati.



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